Che Vicenza non sia più lo squadrone diventato Campione d’Italia nella passata stagione, in molti lo sospettavano. Dopo la batosta ricevuta a Seveso per mano dell’Aurora, i presentimenti iniziano a diventare certezze. I banditi allenati da Giovanni Cantamessa hanno avuto vita molto facile contro i Delfini di Montecchio, rivali acerrimi di una Final Four rimasta molto indigesta ai canturini, liquidando la pratica in un’ora secca di gioco per 37-15. La partita ha perso di interesse già alla fine del secondo quarto, quando la sirena dell’intervallo lungo avrebbe potuto essere già quella finale, e il risultato non sarebbe cambiato lo stesso: il 25-8 imposto prima del riposo dai padroni di casa, andati a segno con agilità sia nell’ormai famoso contropiede lanciato da Nava sia con schemi offensivi efficaci, ha lasciato pochissimi margini di azione ai vicentini. La timida ripresa tentata nel terzo periodo (1-7) dai Campioni d’Italia – barlume di uno splendore che fu – non ha permesso un capovolgimento di fronti. Nell’ultima frazione di gioco Vicenza non ha potuto neppure arrivare a canestro: è fermo a 0 il parziale del quintetto tricolore, mentre l’Aurora Ugf ha portato a segno gran parte dei suoi giocatori, dimostrando grande maturità nella gestione del gioco e una buona visione del gruppo. “Quando due mesi fa a Roma abbiamo disputato e vinto la Supercoppa, a Vicenza mancavano due elementi forti – ha spiegato coach Cantamessa – quindi la gara non faceva testo. Oggi, invece, ci siamo scontrati alla pari e questa vittoria ha molto più valore. Siamo partiti subito forte, solo nel terzo periodo abbiamo abbassato il quintetto in campo per dare fiato a chi gioca sempre e aprire spazi per tutti. La cosa positiva, indice di maturità, sta proprio nella capacità di cambiare ritmo e mettere la palla nella mani anche di chi magari, sotto pressione, fa fatica a realizzare e rimane isolato. La distribuzione dei punti lo dimostra”. La stagione, però, è ancora lunga: prima della pausa natalizia, dopo un turno di riposo, c’è ancora la trasferta a Verona (18 dicembre) e il primo posto nella classifica del girone A va difeso. “Partite come queste lasciano poco da dire a livello di errori – ha aggiunto la vice Chiara Ruggieri – ma se vogliamo essere lungimiranti e pensare già avanti, dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa. Roma sarà sicuramente l’avversario da battere per arrivare al tanto desiderato scudetto, ma prima di arrivarci occorre migliorare la difesa, imparando a sapere sempre cosa fare anche nelle situazioni più delicate”. TABELLINI: Forte 6 Nava 12 Crespi 4 Fiadino 2 Pangallo 2 Schiera 1 Rosa 4 Cantamessa 6 PARZIALI: 12-3 25-8 (13-5) 26-15 (1-7) 37-15 (11-0)