Secondi in Europa. Con merito, con grinta, con la forza di chi ha creduto fino in fondo al proprio sogno e ha sputato sangue per trasformarlo in realtà. La Mia ha lottato fino alla fine, in una partita che ha visto protagonista senza dubbio il migliore basket a livello internazionale: Cantù contro Madrid. Due forze non certo pari sulla carta – per storia, per trofei, per attitudine alla vittoria - ma entrambe al posto che dovevano occupare, ovvero nella finale che valeva la Coppa dei Campioni a Tenerife. Il titolo europeo resta in Spagna, in casa del Cd Ilunion che, nell’ultimo quarto di una gara dominata dai canturini per una buona metà, ha saputo far prevalere l’esperienza e la lucidità, scegliendo nell’ultimo minuto i palloni e i pensieri decisivi: 77-68 il risultato del tabellone, numeri dentro i quali c’è il sudore di due squadre che avrebbero potuto continuare a giocare un’altra giornata e in pochi si sarebbero azzardati a scommettere su chi avrebbe vinto. Grandi protagonisti tra le fila della Mia, come decretato anche dall’All Star team che ha premiato le qualità di Jordi Ruiz e Brian Bell, insieme a Terry Bywater dell’Ilunion, Bjorn Lohmann del Lahn-Dill e Raimund Beginskis di Thuringia.

“Prima di tutto voglio dire un grazie ai miei ragazzi – ha commentato un emozionato Marco Bergna – giocatori con la lettera maiuscola, che hanno dato anima e corpo per questa partita, tenendo conto che il nostro gruppo è come una Under 25, alcuni addirittura alla prima esperienza in una finale europea, mentre Ilunion ha giocatori affermati e con abitudine a giocare partite dure come queste, si è visto negli ultimi decisivi minuti dove noi abbiamo mancato di lucidità: abbiamo perso di pochissimo, eravamo a 2 punti fino alla fine. Abbiamo disputato un grandissimo torneo e, guardando indietro, non possiamo recriminare nulla, la squadra c’è, abbiamo fatto il massimo per arrivare fin qui e lo diciamo con orgoglio perché essere i numeri due d’Europa non è un risultato del quale vergognarci, ora certo brucia ma fra poco a mente fredda sapremo che questo posto è nostro e ce lo siamo meritato tutto fino alla fine. Stiamo crescendo e ne usciremo rafforzati, ne sono certo. Ci rivediamo l’anno prossimo”.

“Ci è mancato così poco – ha ammesso con la sua solita grinta il capitano Ian Sagar, 22 punti sbattuti dentro e ogni con il pugno chiuso a difendere la sua maglia -. Questa Briantea era a un soffio dalla vittoria, se potessimo rigiocare questa partita altre volte sono certo che la porteremmo a casa noi. Perché noi siamo lì, non abbiamo mollato mai. Nello sport si sa che qualcuno vince e qualcuno deve perdere e questa volta è toccato a noi, ma non dobbiamo pensare che questa sia l’ultima parola. Sono certo che l’anno prossimo torneremo a giocarci la finale di Champions Cup e saremo noi ad alzare la coppa”.

“Sono contento e orgoglioso della mia squadra – ha aggiunto Alfredo Marson, pilastro di un Club che negli ultimi anni ha scalato il ranking europeo dimostrando di essere un avversario da temere -, tutti hanno dato il massimo, siamo cresciuti, siamo arrivati a una finale che meritavamo in pieno: ci sono stati alcuni errori nostri di troppo, di questo dobbiamo essere consapevoli. Parlare di eventi esterni non ha senso perché sarebbe come sminuire il nostro lavoro che invece è stato enorme. Faccio ai miei giocatori un grande abbraccio, così come agli amici che hanno accarezzato con noi questa straordinaria possibilità. Non ce l’abbiamo fatta ma ci riproveremo, perché non molliamo di sicuro”.

L’apertura è bollente: Terry Bywater subito da 3, Alejandro Zarzuela in scia per il 5-0. Un inizio che non promette nulla di buono, fa solo intuire che sarà battaglia vera. Francesco Santorelli porta la Mia in gioco (5-2), Brian Bell e Ian Sagar mettono subito le cose in chiaro firmando il 7-6. È di Adolfo Berdun la zampata sul primo vantaggio Cantù (7-8), Sagar trova la mattonella d’oro e piazza due centri consecutivi che valgono il 7-12. Mia scatenata, Bell infila la bomba dalla distanza (7-15), mentre Ahmed Raourahi come al solito tira fuori una magia delle sue per il +10 (7-17) a 3’31” dalla prima sirena. Bywater rompe il silenzio madrileno con il 9-17, ma capitan Sagar non ci sta: 9-19 Cantù e massimo vantaggio di questo quarto. Bill Latham per l’11-19, dalla lunetta Adolfo Berdun sgancia un 2/2 che vale l’11-21. Rientra l’Ilunion con Alejandro Zarzuela e Roberto Mena (18-21), le torri altissime di questa Madrid così fisica nell’area. Mia poco lucida dalla lunetta, 2 su 7 e troppi punti lasciati all’Ilunion rendono le cose molto faticose.

In apertura di secondo quarto, subito il solito Bywater per il -1 (20-21), Jordi Ruiz – entrato con Davide Schiera al posto della coppia Santorelli-Raourahi - viene servito da Bell e riporta la Mia avanti 20-23. Gran spettacolo di Bell che si porta a spasso i madrileni (20-25), canestro e libero su fallo di Roberto Mena per il 20-26. Ancora Bywater (22-26), Ruiz per il 22-28. La rimonta spagnola passa dalle mani del gemello Alejandro: due canestri e libero su fallo di Berdun ed è 27-28 con poco più di 5’ da giocare. Riallunga la Mia con Bell e Sagar (27-32), Mena e Pablo Zarzuela riportano l’Ilunion sul -1 (31-32). Il 31-34 viene sganciato sinuoso dalle mani di Davide Schiera, mentre Jordi Ruiz firma il il nuovo +5 di Cantù (31-36). Ancora Pablo Zarzuela per il 33-36, Bell affonda nella retina la seconda tripla personale di match buona per il 33-39. La guerra è aperta, i gemelli di Spagna costruiscono in tandem il 36-39, mentre lo statunitense della Mia risponde col 36-41. Ultima parola lasciata all’Ilunion , ancora il gemello Pablo per il -3 della seconda sirena (38-41).

La ripresa ritrova come sempre la zampata di Bywater: canestro più fallo per il pareggio (41-41), dopo 20’ di gioco. Alejandro Zarzuela mette avanti la testa (43-41), Bell per il nuovo equilibrio. L’inerzia sembra spostata sul fronte spagnolo. Sagar con le mani in faccia di tutti riesce a impattare (45-45), ma è sempre l’inglese terribile dell’Ilunion a prendersi le scocciature peggiori (47-45). La Mia fatica a costruire in attacco, imbrigliata nella morsa dei quattro lunghi madrileni. La tripla pesantissima di Bywater per il 50-45 impone l’immediato time-out di coach Bergna, con 5’18’’ sul tabellone. Dopo un minuto di apnea, la Mia torna a respirare con il canestro di Santorelli (50-47), ma Ale Zarzuela riporta Ilunion a +5 (52-47). Le percentuali al tiro dei canturini calano (42% contro il 54% degli spagnoli), entra Giulio Papi al posto di Berdun e subito si fa trovare pronto per il 52-49. Il tecnico preso dal numero 4 romano manda in lunetta Alejandro Zarzuela che non capitalizza. È sempre Papi a colpire per il 52-52, a 30’’ dalla terza sirena Mena fa il 54-51 e viene nuovamente punito dal giovane azzurro che sigla il 54-53 con cui termina il terzo periodo.  

Il capitano si fa sentire: Ian Sagar riporta avanti la Mia in apertura di ultimo quarto (54-55), ma Latham prima e Pablo Zazuela poi fanno un +4 doloroso (58-55). Ci pensa Bell a ricucire con tiro più fallo che portano l’ago ancora in equilibrio (58-58) a 7’23’’. Quanto si soffre. Un fallo di Bell su Latham mette nei madrileni la carta del + 2, ma Sagar ha la testa dura e sta lì sul muro (60-60). Pablo sempre dalla stessa mattonella risponde e il capitano della Mia pure. Mancano 6’ e sembra che questa partita possa durare in eterno. Dopo aver stretto il cappio attorno al collo di Bywater, Raourahi trova il suo tiro preferito da sotto (62-64) ma la risposta di Ilunion è ancora dell’australiano Latham. Sagar è il demonio degli spagnoli (66-64), ma anche Alejandro non scherza (66-66). Santorelli subisce fallo ma dalla lunetta non la mette, cosa che invece non capita a Pablo Zarzuela che fa 2/2 (70-66). Rientra Berdun su Papi quando mancano 3’10’’: Sagar fa il 70-68, ma l’argentino perde palla e lancia in contropiede di Latham, il volo di Sagar fa guadagnare un tiro libero aggiuntivo per il 73-68. Gli ultimi due minuti scarsi volano nel tentativo della Mia di riprendere il bandolo, Berdun e Ruiz ci provano dall’arco ma senza successo. Il fallo a cui è costretta a ricorrere la Mia non fa altro che rendere più difficile la risalita perché, nell’ordine Bywater, Latham e Zarzuela fanno 4/6 scrivendo la parola fine su questa battaglia e difendendo sul petto il sigillo di Campioni d’Europa.

SEMIFINALI:
CD Ilunion – RSB Thuringia Bull 92-64
Mia Briantea84 Cantù – RSV Lahn-Dill 66-53

Finale 3°-4° posto
RSB Thuringia Bull- RSV Lahn-Dill 68-70

Finale 1°-2° posto
CD Ilunion- Mia Briantea84 Cantù 77-68