A margine della vittoria targata UnipolSai contro Self Group Padova (72-40), parola ad alcuni dei protagonisti della gara dalla sala stampa del PalaMeda.
“Sapevamo che sarebbe stata probabilmente la partita più tosta del girone, anche se poi è sempre da dimostrare sul campo - ha commentato Carossino (UnipolSai) -. Padova è la stessa squadra da diversi anni, gioca una bella pallacanestro. Formazione rodata che arrivava da tre vittorie. Siamo stati bravi nell’approccio. L’avevamo detto che avremmo vinto soprattutto difendendo e siamo andati al riposo lungo avendo subito solo quattordici punti. Questo vuol dire che dietro abbiamo lavorato bene. In attacco abbiamo fatto delle scelte troppo frettolose all’inizio, però c’è ancora tempo per lavorare. Nel terzo quarto abbiamo avuto un leggero calo, ma ci sta. Poi nell’ultimo quarto abbiamo ritrovato la nostra continuità, portando a casa un’ottima partita davanti a tantissima gente e ad un palazzetto stracolmo che ci ha dato una grandissima mano”.
“Abbiamo avuto un po’ di problemi in attacco, sbagliando spesso anche tiri facili - ha aggiunto coach Jaglowski (UnipolSai) -.In questo momento sono molto contento della mia squadra perché abbiamo una buona difesa. Sono ancora una volta contento di aver visto i nostri tifosi, anche loro sono felici. Briantea84 ha vinto la partita, per me questo è il punto più importante”.
“Si è visto un inizio molto teso da parte di tutte e due le squadre - ha continuato coach Castellucci (Self Group) -. Sapevamo che per noi sarebbe stata una partita importante e difficile. Speravo in una reazione migliore della mia squadra, l’ho vista grazie a Moukhariq in campo che ha dato lo scossone che ci serviva, ma purtroppo non è bastato in quel momento. Nell’ultimo quarto si è fatta sentire la stanchezza e la poca lucidità al tiro, visto che le nostre percentuali non sono legate a partite che si riescono a tenere in piedi”.
“Eravamo consapevoli che Cantù è una squadra che da anni gioca insieme - ha concluso Moukhariq (Self Group) - e che avremmo trovato una squadra molto forte. Purtroppo nei momenti di difficoltà al posto di rallentare, usare la testa e giocare di più la palla per trovare tiri più facili, da parte nostra abbiamo giocato con nervosismo, cercando di fare un gioco più individuale. Questa partita ci servirà per il futuro perché è una sconfitta che ci fa bene, perché dovremo guardare alle nostre debolezze e lavorarci su come squadra insieme al nostro coach”.