Ultima casalinga del 2017 per la UnipolSai che non sbaglia: la pratica Castelvecchio non lasciava molti margini di errore ed è stata messa nel faldone di questo anno superlativo col punteggio di 86-39. Prova corale, ancora una volta, per una squadra che sta ancora cercando la sua identità e mettendo a profitto suoi punti di forza. Il tutto in attesa del vero match clou di questo girone d’inverno: tra sette giorni nelle Marche il fatale duello tra le due avversarie dirette di questa Serie A: i canturini di Marco Bergna proveranno a mettersi alle spalle Santo Stefano Marche, ancora inarrestabile dopo l’affermazione nel derby d’adriatico su Giulianova per 64-56. Interessante la sfida al terzo posto tra gli abruzzesi e il Santa Lucia Roma (pari a 8 punti) con i capitolini che si fanno avanti come sempre più credibili aspiranti a un ruolo da protagonisti nei play-off scudetto.
“La partita è andata come da pronostico – ha ammesso coach Bergna -, forse all’inizio un po’ sottotono, non eravamo accesi o forse con la testa già a Santo Stefano. Oggi non mi è piaciuto molto l’approccio iniziale, poi abbiamo spronato i ragazzi e abbiamo recuperato la nostra media partita. Adesso la testa va subito alla sfida che ci aspetta tra una settimana: chiudiamo questo girone di andata con quella che sulla carta è la partita più ostica e che decreterà la griglia della Coppa Italia. Sarà importante dare il massimo, poi vincerà il migliore”.
Dopo lo stage U22 dell’Immacolata, Seveso continua ad assaporare un pezzo di azzurro con lo starting five che dà il via all’ultima casalinga del 2017. È tutto italiano il quintetto scelto da Marco Bergna per contrastare la Polisportiva Nordest: Ahmed Raourahi, Francesco Santorelli, Giulio Maria Papi, Filippo Carossino e Jacopo Geninazzi. Un pezzo di Italia che può guardare lontano e che intanto fa esperienza in vista degli appuntamenti caldi del 2018. È il genovese in maglia numero 22 a rompere gli indugi, poi anche Geninazzi prende fiducia e piazza la tripla dell’11-2. Per Gradisca rispondono il giovane Enrico Ambrosetti e lo sloveno Gregor Gracner, che rosicchiano il vantaggio biancoblù e si portano sull’13-9. Ramo Rekanovic, bosniaco classe 1990, accorcia ancora (15-11) poi Carossino decide di rimettere in chiaro le gerarchie e fa un 4-0 (19-11) che chiude il primo quarto.
Senatori di nuovo in campo per la UnipolSai all’avvio di secondo quarto: Gradisca fa il 19-13 ma Sagar prima e Berdun poi si scaldano il braccio (23-13). Il match non è dei più brillanti, anche il clima fuori dagli spalti risente del ponte e del freddo. Di fatto alla UnipolSai basta tenere distanza e difendere per non rischiare troppo. L’italo-argentino trova facile la via del contropiede e in 2’ realizza 6 punti (37-21). Esteche prova dall’arco e lascia l’ultima azione in mano alla Polisportiva Nordest che non lo spreca e, con Milan Slapnicar, mette a segno il buzzer beater del 37-25. Squadre negli spogliatoi.
Dopo Davide Schiera nel secondo periodo, viene il momento di lady Laura Morato: la UnipolSai prova un quintetto alto per scavare un più ampio fossato. Geninazzi fa un primo solco (43-28), poi ci pensa il tridente formato da Sagar-Carossino-Berdun ad andare sul + 30. Finalmente dilagante UnipolSai, che nel terzo periodo mette di fatto la parola fine al match (64-33).
La musica non cambia anche nell’ultimo periodo: non è facile tenere alto il tono, ci provano gli argentini in casacca biancoblù distribuendo assist alla coppia Carossino-Papi, che non sbaglia e piazza 12 punti in scioltezza. Anche Santorelli non resta indietro (84-39) e ormai ci si avvia ai titoli di coda.