Eccellente. Un voto che non lascia spazio a dubbi quello dato da Alessandro Pezzani ai risultati di Como, dove nel weekend si sono svolti gli Assoluti invernali di nuoto paralimpico. Eccellente è qualcosa che non è frutto del caso. In questo aggettivo ci sta l’abnegazione, il sudore, la tenacia e tutti gli sforzi piccoli e grandi che servono per costruire un successo. Eccellente è un 10 sulla pagella del primo quadrimestre. I sette portacolori della BLM se lo sono meritato: in due giorni di gare, nessuno è tornato a casa a mani vuote. Ma non solo. Ben 12 medaglie di categoria, di cui 3 scintillanti ori. In più 4 podi nelle finali Open di specialità. In una parola: eccellente. “Siamo davvero tutti molto contenti – ha commentato un entusiasta Pezzani – perché non solo sono arrivate tante medaglie, ma ciascuno ha abbassato in maniera importante i propri record personali. Ci sono risultati che valgono fino all’ultimo centesimo i lunghi mesi di duro lavoro che abbiamo alle spalle. Tutti noi, atleti e staff, in questo Campionato italiano abbiamo capito di aver intrapreso una strada giusta, che questa è la linea da seguire se vogliamo avere queste soddisfazioni. Abbiamo saputo correggere molti aspetti tecnici e quindi guadagnare in velocità, abbiamo davvero fatto un salto in avanti. Siamo enormemente ripagati, ma non ci fermiamo qui. La stagione è appena iniziata. Chi si ferma è perduto”. Caricati a mille, i sette alfieri della squadra canturina hanno battagliato in ogni specialità. Già sabato mattina sono arrivati i primi risultati importanti: Elena Pietroni (SB6) e Marco Dolfin (SB5) hanno addentato due magnifici primati nei 100 metri rana nelle rispettive categoria: 2’10’’17 per la sirena di Novedrate, 1’54’’83 per il piemontese che da settembre veste i colori della Briantea84. Nelle finali assolute a cui hanno avuto accesso, entrambi hanno saputo difendere il podio meritando il secondo posto. Sempre nei 100 rana, Francesca Pozzi ha conquistato un inatteso secondo piazzamento nella categoria S6 con 2’22’17, e con un tempo di pochi centesimi superiore (2’22’’55) ha vinto un bronzo nella finale Open. Il medagliere del mattino è stato impreziosito dal secondo posto nei 50 dorso S2 di Emanuele Lanzani, un risultato che il giovane medese è stato in grado di bissare domenica nella favolosa gara dei 50 stile libero, nuotati in 1’47’’95, con ben 5 secondi in meno rispetto ai suoi personali. Dopo questo antipasto per cominciare, soddisfazioni a piene mani sono arrivate anche nel pomeriggio, quando tutti gli atleti scesi in vasca sono andati a medaglia. Nei 50 rana, argento per Simone Frigerio, classe SB2 e bronzo per Cristian Marson (SB3), rimasto di poco giù dal podio nella finale Open. Nei 200 misti, occhi puntati sempre su Pietroni e Dolfin, che difatti non sbagliano un colpo: rispettivamente argento e oro di categoria, piazzamenti che in automatico nella classifica Open valgono un bronzo per Pietroni e un quinto posto per Dolfin. Chapeau. La domenica mattina non è altrettanto avara di risultati. La scena viene occupata da Mattia Pezzoli, che dopo aver messo al collo il metallo più prezioso nei 50 farfalla (1’05’’78), mette a segno la sua prestazione top nei 50 stile libero, chiudendo a 1’04’’97, con un miglioramento netto di 5’’, tempo premiato con un bronzo ma che vale oro. A chiudere in bellezza ci pensa Francesca Pozzi, che decide di regalarsi un brillante argento di categoria S6 nei 100 dorso. “La cosa impressionante – conclude Pezzani – è confrontare i tempi di Napoli, questa estate, con quelli registrati a Como. Pietroni ha abbassato di 15’’ i suoi 200 misti e di otto i 100 rana. Dolfin ha fatto una progressione pazzesca nei 100 rana, togliendo 12’’ e solo pochi mesi fa non nuotava neppure i 200 misti: oggi ha vinto un oro. Anche Pozzi ha fatto giganteschi passi avanti nei 100 rana, così come Lanzani e Pezzoli nei 50 stile. Insomma questi sono i dati da cui partire. Delle medaglie ci dobbiamo dimenticare, vanno riposte in un cassetto in attesa che ricevano presto compagnia”.