L’obiettivo è uno solo: tornare dalla Sardegna con in tasca un biglietto per la finale scudetto. La UnipolSai, dopo l’ampia e rassicurante vittoria in Gara1 (98-58), è pronta ad affrontare Porto Torres e chiudere la pratica delle semifinali in due turni (palla a due alle 18 al PalaMura). Senza strascichi, che inevitabilmente andrebbero a protrarsi dopo la parentesi Europea di Tolosa (12-15 marzo). L’esito della partita, benché il risultato dell’andata sia molto eloquente, non può essere dato per scontato, perché notoriamente la squadra di Antonio Fadda in casa mostra una compattezza maggiore e può essere più pericolosa. In casa UnipolSai, si fa i conti con le influenze che negli ultimi giorni hanno colpito duramente: Gaz Choudhry costretto a una terapia strong per una fastidiosa forma influenzale sfociata in bronchite, mentre Davide Schiera alle prese con la febbre. In tutto questo si aggiunge il rischio contagio, aumentato dalla stretta convivenza di gran parte dei giocatori. Numeri alla mano: sabato a Seveso le percentuali di attacco hanno piegato gli equilibri in men che non si dica. Dal campo la UnipolSai ha tirato col 63%, trainata da un incontenibile Brian Bell (87,5% da 3 e 6/12 dall’arco), mentre Porto Torres – complice una certa discontinuità al tiro e al pressing dei biancoblu – si è espressa con un misero 40% di Simon Munn (il vero assente di gara1) e compagni. Distacco ancora più ampio nei tiri dalla lunga distanza, dove gli isolani non sono quasi presenti a referto (solo 2 su 7). Migliorando questi dati, la partita potrebbe prendere una piega differente. "Voglio confermare il bel risultato e il bel gioco di gara 1 – ha affermato coach Malik Abes, non senza preoccupazione per lo stato di forma non ottimale dei suoi giocatori -. Abbiamo giocato forte, i ragazzi si sono divertiti. Abbiamo dimostrato di essere una bella squadra. Puntiamo a vincere e andare direttamente in finale. Ma le partite si vincono solo dopo il fischio dell'arbitro e non prima. Quindi dobbiamo entrare in campo concentrati, senza sottovalutare nulla. Siamo cresciuti, dobbiamo far valere quello che sappiamo fare. Porto Torres è una squadra forte, hanno elementi validi e tanti esponenti della Gran Bretagna campione d’Europa, non tenere in considerazione il loro valore sarebbe il nostro errore più grande". La trasferta sarda, cruciale per archiviare la questione play-off e rimandare il pensiero a maggio (finali scudetto a partire dal sabato 9, il fattore campo sarà deciso in base alla classifica della Coppa Italia), è preludio a una vera settimana di fuoco: la squadra di Malik Abes, infatti, già martedì partirà alla volta della Francia, dove il 13 e 14 marzo si svolgerà uno dei 3 gironi di qualificazione per la Coppa dei Campioni. Solo due delle 5 squadre in campo a Tolosa potranno accedere alla Final 8 del massimo trofeo europeo (1-3 maggio a Giulianova). Insomma, stanno per iniziare gli 8 giorni in cui si decideranno gran parte degli obiettivi stagionali.