Il Santa Lucia Roma è il primo ad aggiudicarsi il posto nella finale che assegna la Coppa Italia (domenica ore 12.00, diretta streaming sul sito di Rai Sport). La semifinale con Porto Torres (ore 17.00) sta in bilico solo fino al secondo quarto (31-27), con un testa a testa tra le due contendenti, ma alla ripresa i capitolini prendono il largo e fermano ogni velleità dei sardi con un parziale secco (47-30). Ultimo quarto di amministrazione per gli uomini di Carlo Di Giusto che non concedono niente e, con una vittoria schiacciante per 64-39, volano direttamente al match clou di mezzogiorno. La sfida all’O.k. Corral trova a fatica il suo secondo pistolero. La semifinale tra Unipol e Santo Stefano Marche va in maniera diversa dalla precedente, non si respira fino all’ultimo fischio. Ma la fame di vittoria in casa Unipol è forte: non si può consegnare così facilmente un trofeo. Dopo una guerra durata 35’, i biancoblu si aggiudicano il match per 72-60. Una gara sofferta quella tra i lombardi, detentori della Coppa, e i marchigiani. Coltello tra i denti fin dal primo minuto, una lotta tra difese che produce uno stallo totale. Parità alla fine del primo quarto (13-13) e una fatica a canestro nel secondo (con percentuali al tiro che rasentano il 30%). Si va a riposo con un minimo margine di scarto per la Unipol (27-25). L’uomo della svolta, alla ripresa, viene dalla Spagna e si chiama Jordi Ruiz: triple come se piovessero, assist infuocati. Il vantaggio della Unipol nel terzo periodo è tutta roba sua. Il quintetto di Abes va a +7 (40-33), ma Santo Stefano non molla niente e riesce a rimarginare il distacco: con una bomba impossibile di Tanghe allo scadere, chiude il terzo tempo ancora pienamente in partita (43-46). Il testimone passa a Joakim Lindblom, che si carica in spalla la squadra nell’ultimo infuocato tempo. Con il glaciale svedese la Unipol prende fiato e va sul 52-45. Il tira e molla continua, non sarà un finale facile. Unipol a +9 ma a 2’ dalla fine (62-53), ma non si può abbassare la guardia perché Manning non perdona. Con il +10 messo a segno da Brian Bell e 1’ da giocare, la partita sembra aver trovato un padrone. Il campo di Seveso è ancora inviolato.