Il Trofeo Delfini FINP (Federazione italiana nuoto paralimpico) a Cremona è stato proprio quello che ci voleva: un bel test, un banco di prova per capire se la forma raggiunta è già quella giusta. La BLM ha trovato molte ragioni per essere ottimista: innanzitutto un terzo posto di squadra tra 25 società iscritte (alle spalle di PHB Bergamo e Sport Life Montebelluna), poi il record italiano assoluto di Marco Dolfin che – dopo la prestazione opaca a Berlino – è tornato a nuotare forte, abbassando ancora il tempo già suo nei 100 rana SB5 e portandolo a 1’43’’82 (era 1’44’01 un mese fa a Busto Arsizio). Per tutti gli 8 componenti del team canturino sono arrivati ottimi riscontri dal cronometro, segnalando un brillante stato di forma in vista del Campionato italiano per società, previsto nel weekend del 23-24 maggio a Lignano Sabbiadoro. “Il nostro obiettivo oggi è ben figurare alla Coppa Italia di Lignano – ha ammesso Alessandro Pezzani, responsabile tecnico del settore nuoto – quindi sono molto contento di come sia andata questa prova a Cremona. Si è trattato di una gara di allenamento in vasca lunga, con una settantina i atleti i vasca e la voglia da parte di tutti di mettere a punto i propri organici. Anche noi dovevamo raccogliere elementi per poter valutare la preparazione e tutti i miei atleti hanno risposto positivamente. Non c’è nessuno che sia stato sottotono, ma ognuno è stato in grado di migliorare i propri tempi personali: da Francesca Pozzi a Cristian Sirica (nella foto), ma anche Pezzoli, Riboldi, Bacciocchi e Demarco. Sono molto soddisfatto”.b “Ruguardo a Marco Dolfin – ha aggiunto Pezzani – la prova di domenica ha dimostrato come i risultati di Berlino non fossero attendibili, probabilmente la pressione e uno stato di forma non eccelso avevano pregiudicato il suo reale potenziale. A Cremona, invece, si è visto quello che può fare. Ora non resta che attendere il responso della commissione tecnica: mancano ancora 3 caselle da riempire per comporre la spedizione italiana che parteciperà ai Mondiali di Glasgow. Incrociamo le dita”.