Un affare tutto inglese quello tra Porto Torres e la Unipol, in campo per giocarsi la vittoria che vale il secondo posto solitario il classifica. Oltre a questo, c’è una sfida personale, un duello sul quale sventolano i colori della Union Jack. Il vecchio contro il nuovo che avanza: la stella della nazionale britannica degli anni ’90, il 45enne Simon Munn con alle spalle 5 Paralimpiadi (2 bronzi e un argento), contro Ian Sagar, uno dei più affermati talenti di nuova generazione, campione d’Europa in carica. È tra di loro la battaglia, con gli altri a fare da aiutanti, in realtà solo valide comparse. Alla fine è il trentunenne di Sheffield a spuntarla: 30 punti (suo record assoluto, con 13/13 da 2) contro i 28 del fratello maggiore, e vittoria finale per 78-60. Due così dovrebbero clonarli. I primi due quarti pendono a favore dei padroni di casa: sono loro a dettare il ritmo, schiacciano subito la Unipol portandosi sul 13-6 con il solito Munn a comandare l’offensiva. La risposta di Sagar arriva immediata e con 5 punti di filato rimette i suoi in carreggiata, ricucendo il disavanzo e buttando avanti la testa allo scadere del primo quarto con il canestro di Bell (13-15). I sardi hanno la testa dura, tenacia da vendere: i soliti due mattatori Raimondi e Munn lavorano come se fossero dieci e cercando di macinare punti per fuggire via: sono a +7 (25-18) a metà del secondo periodo e riescono a tenere questo margine di vantaggio fino all’intervallo lungo (32-25). Ma dopo 15’ di sottomissione, il primo timido vantaggio dei biancobluarriva proprio con Sagar che realizza la doppia del 38-39. Questo è il momento di svolta del match. La Unipol prende coraggio e decide di passare all’attacco, piazzando un break di 8-1 che pota la firma del numero 12 inglese e di Joakim Lindblom e fa volare i brianzoli a +6 (41-47). Raimondi è sempre l’uomo della provvidenza sarda: le sue triple sanno far male e ci prova tutte le volte che sente allentarsi la presa. Con due tiri liberi in avvio dell’ultimo quarto, l’ex canturino riporta in parità i giochi (53-53) ma questa volta il quintetto di Abes non si fa più sorprendere. L’ingresso di Ruiz in campo porta subito beneficio: lo spagnolo affiancato da Bienek fa volare i biancoblu a +10 (53-63). La solita bomba di Raimondi cerca di disinnescare la carica dei brianzoli ma questa volta è davvero dura, lo spettacolo deve ancora cominciare. Mentre Porto Torres perde energie e fiato, la Unipol cresce fino a diventare immarcabile: sul 58-63 i biancoblu dettano legge e si impongono con un parziale di 12-0 che spegne la luce (il riscaldamento era già al minimo) sul Città Unite di Porto Torres. Protagonista tutto il quintetto in campo: Sagar, Ruiz, Bell, Bienek, due liberi piazzati da Santorelli e per finire di nuovo l’inglese a chiudere circolarmente questi due minuti di show. Con Porto Torres ormai alla finestra, la tripla di Bell impartisce la benedizione e tutti vanno negli spogliatoi sul risultato di 60-78. “Una partita spettacolare – ha confermato coach Abes – perché comabttuta e realmente difficile. Avevamo meno quintetti a disposizione a causa delle assenze ma Sagar, che questa settimana è rimasto a letto con l’influenza, è stato grandioso. Non sarebbe giusto attribuire a lui quest vittoria, però, perché il lavoro sporco lo hanno fatto tutti, nessuno escluso. Il pressign a tutto campo fino agli ultimi minuti ha sfibrato Porto Torres che è arrivato alla fine senza più forze per reagire. Ora possiamo festeggiare il secondo posto e la qualificazione matematica alle Final Four di Coppa Italia”.