Unipol Briantea84 terza bellezza d’Italia. La squadra canturina ha centrato un risultato storico, piazzandosi al terzo posto delle finali nazionali del Campionato di pallacanestro Fisdir, quarta edizione organizzata a Roseto degli Abruzzi dal 20 al 22 aprile. I canturini, allenati da Stefano Colombo, hanno rovesciato ogni pronostico e da outsider del loro girone hanno sbaragliato avversari blasonati, realizzando un obiettivo del tutto inaspettato alla vigilia. “Siamo partiti senza ambizioni – ha commentato un’entusiasta Elena Colombo, responsabile della squadra e vicepresidente di Briantea84 – e torniamo a casa con una medaglia di bronzo a livello italiano. Questo risultato premia il grosso lavoro fatto su questo gruppo, dimostrando che nella pallacanestro a vincere non sono le singole individualità ma il gioco corale. Non abbiamo campioni ma una squadra unita, motivata e capace di reagire. I complimenti ricevuti dall’organizzazione rendono il merito di questo straordinario affiatamento”. L’avventura della Unipol in terra abruzzese è iniziata subito col piede giusto, anche se le premesse lasciavano immaginare il peggio. Il team lombardo, infatti, è stato inserito in un girone di ferro insieme a Gorizia, vice campione d’Italia, Malnate, altra bestia nera dei canturini, e Venosa, formazione retrocessa dalla categoria agonistica e data tra le favorite al titolo. Eppure nella partita d’esordio proprio con i potentini, il quintetto di coach Colombo ha raccolto la prima soddisfazione, vincendo per 10-12. Il primo scoglio è arrivato con Gorizia, formazione che ha dimostrato su campo la sua solidità e infatti ha saputo mettere il bavaglio all’attacco canturino imponendosi per 18-9. Ma Ballerini e compagni non hanno perso la grinta e contro Malnate hanno messo a segno la loro perla: per la prima volta nella stagione il derby lombardo è andato alla Unipol che, dopo aver chiuso in parità il tempo regolare (13-13), con Bellotti dalla lunetta non si sono fatti scappare la possibilità di chiudere il girone al secondo posto e andare in semifinale. Proprio il pivot sevesino ha fatto molto parlare di sé tra gli addetti ai lavori, piazzandosi al sesto posto della classifica marcatori con 24 punti sul suo scorer personale e iscrivendosi a pieno titolo tra i leader sotto canestro, con 64 rimbalzi in cinque gare. Approdata in semifinale, la Unipol ha incrociato sulla sua strada proprio i campioni italiani in carica della società Disabili Romani: dallo scontro tra Davide e Golia, i biancoblu ne sono usciti sconfitti ma con onore (13-9), dimostrando a tutti di avere grande stoffa e meritato titolo di stare tra le grandi d’Italia. Lasciato il passo a coloro che nella finalissima torneranno a cucire sulle maglie lo scudetto tricolore, il team lombardo ha abbandonato ogni reverenza e nella finalina per il terzo posto non ha esitato a sognare in grande, sbarazzandosi di Asti per 14-19, dopo una rimonta da un pensatissimo 8-0 iniziale, firmata dal prezioso Andrea Ballerini e da Claudio Buzzolo abilissimo in regia. “Nessuno avrebbe potuto scommettere su un risultato simile – ha ammesso Stefano Colombo, che ha battezzato con un’annata super il suo approdo sulla panchina dei canturini – e ancora stento a crederci. Siamo riusciti a fare la differenza giocando di squadra e mettendo a frutto gli schemi imparati: tutti sono andati a referto e la difesa ha funzionato alla grande, entrando tra le migliori tre della finale per punti subiti. A inizio stagione avevo detto che questo sarebbe stato l’anno zero, da qui sarebbe cominciata la nostra crescita: con questa stagione stellare è abbiamo già corso parecchio”. Con una pesantissima medaglia di bronzo al collo – e dopo aver sbaragliato anche il campionato Special Olympics a Legnano il 24 marzo – la Unipol ora ha un’ultima impresa da compiere: il 5 maggio si gioca la vittoria del torneo regionale Uisp a Varese. Qualcuno dice che sognare non costa nulla.