Primo appuntamento della stagione, il Trofeo Martin Mancini è entrato nella bacheca dell’Aurora Ugf. Quella che ormai è stata definita la “supercoppa” del campionato di minibasket italiano, domenica 10 ottobre a Roma ha visto di nuovo contrapposte le due finaliste scudetto, ovvero i Delfini di Montecchio e i canturini. Beffati nella finalissima e scippati del tricolore, i Bandits hanno ottenuto il loro riscatto piegando gli avversari per 42-18. Da quest’anno poi, Maria Stella Maglio, moglie dell’indimenticato propugnatore della “sport-terapia”, Antonio Maglio, ha introdotto un nuovo riconoscimento al giocatore più giovane, assegnato a Cristopher Caspani, 10 anni e da 2 mascotte dell’Aurora Ugf. “Per diffondere il valore dello sport onorando lo spirito sportivo di Martin”, recita la targa apposta sulla coppa. “A Cristopher – ha aggiungo la Maglio – ora tocca un compito impegnativo e importantissimo. È stato investito dell’obbligo morale di diffondere lo sport tra i giovani e farsi esempio dell’importanza di praticare lo sport fin dalla tenera età”. Una partita, quella andata in scena sul campo del Santa Lucia, con pochissima storia e con un’unica protagonista, complici anche le defezioni tra le righe dei vicentini, privi di quella Silvia Giacobbo del Pra che nelle Final Four aveva trainato i suoi alla vittoria del Trofeo Antonio Maglio. “Abbiamo giocato bene – ha commentato Giovanni Cantamessa, coach dei Bandits -, mi spiace che Montecchio non fosse al completo perché avrei preferito vincere contro la stessa formazione incontrata nella finale scudetto. Da parte nostra ho visto delle belle giocate e ottimi contropiedi, l’unico grosso problema è che continuiamo a sbagliare troppo, dobbiamo lavorare sul tiro. Se avessimo messo dentro la metà dei canestri tentati avremmo vinto con il doppio del vantaggio. Vicenza praticamente è arrivata a segno solo sui tiri liberi, ovvero grazie ai nostri falli. Eravamo sicuramente molto grintosi e determinati in campo, l’atteggiamento era quello giusto”. Tra i migliori marcatori della giornata, si sono rubati la scena Ludovico Forte, autore di 16 centri, e Paolo Crespi che ha messo a segno 12 punti. Il match, dopo un primo tempo di equilibrio (6-7), ha preso immediatamente la piega impressa al gioco da parte di Cantù che già nel secondo quarto è volata sul 10-19. Alla ripresa i vicentini hanno cercato di riprendere le redini della gara (8-10) ma nell’ultima frazione di gioco l’Aurora Ugf ha messo la zampata finale sul trofeo imponendosi con un parzial secco di 13-0.