Con Madrid non si passa. Così è stato nella semifinale 2014, così l’anno scorso nella partita per il titolo europeo a Tenerife e fatalmente anche stavolta ad Amburgo dove la UnipolSai ha tentato tutto quello che poteva per fermare la scia spagnola di finali consecutive (cinque), per invertire l’inerzia e conquistare un sogno che, seppure difficile, era stato meticolosamente preparato. Finisce 71-64 in favore del Club Deportivo Ilunion, dopo tre quarti giocati punto a punto, un enorme lavoro della difesa canturina non sempre valorizzato a dovere in attacco (solo 36% al tiro contro il 55% madrileno). Il cuore non è bastato e non consola l’idea che arrivare tra le quattro più belle d’Europa è già impresa non da tutti. Ora questa sconfitta brucia e fa male. Domani però c’è la finale per il terzo posto, in programma alle 17.00 contro la perdente del serby tedesco tra RSV Lahn Dill e RSB Thuringia Bulls.
“Con tutta onestà non penso potessimo fare molto di più – ha ammesso coach Marco Bergna -, abbiamo giocato per tre quarti all’altezza di una vera potenza in campo europeo, abbiamo di fatto avuto solo un black out nel finale. Non è un alibi, solo credo che, al di là dell’amarezza del momento, occorre essere obiettivi: a settembre in pochi avrebbero scommesso su questa squadra, nessuno avrebbe pronostica che saremmo arrivati fin qui. Eppure questo gruppo ha fatto un lavoro immenso, è cresciuto, ha conquistato in Italia tutto quello che finora era disponibile e, per non farsi mancare nulla, ha riconfermato il suo posto in Europa. Siamo contenti così? No, di sicuro non può bastare ma dobbiamo anche essere orgogliosi di noi perché giocare certe partite è un privilegio e noi lo abbiamo onorato fino in fondo, senza mai mollare”.
Apre Bill Latham (2-0), aggancia Adolfo Berdun (2-2). Allunga l’italoargentino, canestro e tripla per il 2-7 UnipolSai con in appena 2’50’’ di gioco. Ahmed Raourahi per il +7 (2-9), il gioco da 3 di Latham riporta gli spagnoli sotto sul 5-9. Ancora l’australiano dal pitturato (7-9), aggancia Pablo Zarzuela sul 9 pari annientando il break piazzato dalla UnipolSai. Metà quarto in archivio, Giulio Papi riporta il vantaggio nelle mani dei suoi (9-11), dalla lunetta rimarca il margine Berdun (9-12). Si gioca punto a punto, con Pablo Zarzuela a firmare l’11-12. Il ferro respinge Berdun, ne approfittano gli spagnoli per rimettersi al comando (13-12). Ancora Berdun (13-14), Latham in contropiede infila il 15-14 con poco più di 2’ da giocare. Non sbaglia un colpo l’australiano (13 punti e 100% dal campo), suo il break di 6-0 buono per il 19-14 Ilunion. Sullo scadere è Raourahi - servito da Jacopo Geninazzi – a firmare il 19-16 della prima sirena.
Tripla di Terry Bywater in apertura (22-16), Pablo Zarzuela - mandato in lunetta da Geninazzi - allunga sul 24-16. Risponde Alberto Esteche dalla distanza (24-19), accorcia Filippo Carossino sul 24-21 con 8’ da giocare. La UnipolSai non molla niente, Sagar recupera il ferro di Carossino e infila un bollente 24-23. Latham riporta i suoi avanti (26-23), allunga Bywater sul 28-23. Papi ed Esteche in volata per il 28-27, l’australiano continua nel suo ruolo di cecchino e mette il 30-27 a poco più di 4’ dalla seconda sirena. Altra bomba di Esteche a regolare i conti sul 30 pari, dalla lunetta en-plein di Bywater ed è ancora vantaggio Ilunion (32-30). Aggancia Berdun (32-32) poi il fallo di Francesco Santorelli manda Bywater a segno in lunetta (34-30), prima di uscire per Amadou Diouf. Con l’uscita di Pablo Zarzuela, è Ignacio Ortega a prendersi le marcature: prima prova l’allungo sul +4 a 1’35” dalla sirena, a cui risponde capitan Sagar con tiro più fallo per il 36-35. Poi sempre il numero 13 gialloblù mette il 38-36 e stavolta è Berdun dalla lunetta a ricucire per il 38-37 su cui le squadre vanno a riposo.
Amadou Diouf subito a segno (40-37), accorcia Geninazzi sul 40-39 su grande recupero della UnipolSai. Rimarca il vantaggio Ortega (42-40), canestro e 2/2 dalla lunetta per il + 5 Ilunion (44-39). Grande imposizione di Geninazzi in difesa, la UnipolSai riparte in attacco ma il ferro rispedisce tutto al mittente. Rompe il ghiaccio Berdun (44-41), ma è ancora l’Ilunion a tenersi avanti (46-41) a metà del terzo quarto. Esteche accorcia a -2 (46-44), e con la terza bomba personale di match buona è 48-47 UnipolSai. Spinge sempre sull’acceleratore l’Ilunion (52-47), ma non molla niente neppure Cantù, con a coppia albiceleste Berdun-Esteche di nuovo sotto sul 52-51. Ortega dalla lunetta su fallo di Papi per il rinnovato +3 Ilunion (54-51), a 50’ dalla sirena la mano di Latham infila il canestro del 56-51. Prova a scappar via l’Ilunion con Bywater (58-51), sulla sirena è Santorelli a firmare il 58-53.
Ultimi 10’ di tensione, il tabellone resta immobile per oltre 120”, fino alla retina di Bywater per il +7 spagnolo (60-53). L’attacco della UnipolSai non trova via d’uscita, sono 4 i tentativi consecutivi sputati dal ferro nella disperata rincorsa dei biancoblù. Latham per il 62-53, la tripla di Esteche (dopo altri due tentativi dei suoi andati a vuoto) riaccende timidamente le speranze sul 62-56 quando mancano ancora 6’ alla sirena. Ci riprova subito dopo l’argentino in maglia biancoblù ma stavolta non va, e neppure Carossino riesce a concretizzare. È qui che arriva, dopo un match giocato in seconda linea la zampata di Bywater per il 65-56 Ilunion a poco meno di 4’, ancora Latham a rimarcare il vantaggio sul +13 (69-56), distanza ormai incolmabile. A poco serve il tentativo della UnipolSai di rialzare la testa sul finale, Esteche dalla lunetta, Santorelli piazza una tripla dalla distanza e Berdun dal pitturato: 6 punti che non bastano a riscrivere il 71-64 che consegna agli spagnoli la loro quinta finale consecutiva.