Si è conclusa con grande successo la tredicesima tappa del Candido Junior Camp. A Rieti, dal 7 al 10 luglio, sedici ragazze e ragazzi dagli 8 ai 24 anni e con disabilità fisica hanno vissuto l’esperienza completamente gratuita di sport e autonomia. Una full immertion di basket in carrozzina, con doppie sessioni di allenamento sul parquet del PalaSojourner, e la possibilità di confrontarsi con uno staff tecnico di grande prestigio. A seguire la parte sul campo, infatti, erano presenti Carlo Di Giusto (coach Nazionale italiana Fipic), Roberto Scagnoli (coach Npic Rieti), Matteo Cavagnini e Gabriel Benvenuto (atleti della Amicacci Abruzzo). A completare la parte tecnica, il meccanico Alessandro Chiani (Npic Rieti). I giovani iscritti sono stati seguiti e supportati nella quotidianità da uno staff qualificato composto anche da volontari, infermieri e operatori sanitari che hanno garantito la buona riuscita dell’evento, in tutta sicurezza.
I sedici partecipanti hanno rappresentato ben sei regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Marche, Puglia, Sardegna e Umbria. L’appuntamento di Rieti è stato organizzato in collaborazione con la societa Npic Rieti, partner locale ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Lazio e della Provincia di Rieti. Al timone dell’organizzazione, in prima linea come sempre c’è stata Briantea84, nel 2015 founder del progetto insieme alla Fondazione Candido Cannavò che oggi conta una rete di partner ben strutturata con la Fipic (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina), la media partnership della Gazzetta dello Sport e il sostegno di sponsor come Angelini Pharma Italia.
IL PROGETTO - Il Candido Junior Camp è nato per ricordare un pioniere e visionario come Candido Cannavò, storico direttore della Rosea che credeva nello sport come strumento di crescita sociale. Dal lontano 2015 il percorso del Candido è stato netto e preciso: affermazione, crescita e diffusione di un’idea partita da lontano e che in pochi anni ha toccato l’Italia da Livigno alla Sicilia. Prima di Rieti, il Candido Junior Camp ha raggiunto infatti Livigno, Palermo-Ragusa, Porto Torres, Firenze, Pontecagnano Faiano-Battipaglia, Parma, Reggio Calabria e Padova, coinvolgendo più di 100 ragazzi e 250 tra volontari e staff. Dopo le prime esperienze dal 2015 al 2017, le 6 tappe della stagione 2018-19 sono state griffate OSO - Ogni Sport Oltre (il progetto di finanziamento per il binomio sport e disabilità della Fondazione Vodafone); oggi il “Candido” ha ricevuto anche un aiuto economico per i prossimi eventi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport. Dall’esperienza del Candido sono nate 4 squadre giovanili, nella stagione sportiva 2021-22 erano 12 gli atleti “candidi” inseriti nei roster di squadre di Serie A. Nel giugno 2022 la Nazionale italiana di basket in carrozzina Under 22 ha conquistato l’oro agli European Para Youth Games in Finlandia: cinque atleti su dodici provenivano dall’esperienza del Candido.