Questo weekend iniziano i play-off, lo stretto corridoio che porterà allo scudetto 2013. In lizza ci sono quattro squadre, per la prima volta senza una vera e propria favorita. Mentre i campioni d’Italia del S. Lucia Roma avranno a che fare con la sorpresa Porto Torres, alla Unipol spetta la semifinale più equilibrata e quella che riserva le maggiori incognite, visto che sulla sua strada trova di nuovo il S. Stefano Banca Marche, una squadra che ha ampiamente dominato il girone d’andata e solo nel finale si è accomodata due punti dietro i capitolini, a pari merito con i biancoblu ma penalizzati dagli scontri diretti. Insomma, tutti sulla stessa mattonella cercando la spinta verso il tricolore. La serie, al meglio delle tre gare, inizia sabato 6 aprile alle 20.30 col favore del campo in capo alla Unipol. E non è poca cosa. A Seveso il quintetto di Malik Abes non ha mai perso una sola partita in questa stagione. Tutti, più o meno blasonati, hanno trovato qui la loro Caporetto. Di più, proprio sui legni lombardi tre settimane fa la squadra biancoblu ha sgominato a sorpresa tutti i pretendenti della Coppa Italia, aprendosi la strada in semifinale proprio contri i marchigiani di coach Roberto Ceriscioli. Si tratta quindi della terza volta che Unipol e S. Stefano s’incontrano quest’anno, ma il bilancio – pur pendente dalla parte di Geninazzi e compagni – non anticipa molto sugli esiti di questo incrocio: alla prima d’andata, a Seveso, i brianzoli erano riusciti a prendersi il foglio rosa solo all’overtime (77-72). Poi una caduta di misura in terra marchigiana (61-59) e, infine, il recente e ancora bruciante affronto in Coppa Italia (71-59). Insomma, l’equilibrio è l’unica parola d’ordine. “Ogni partita è diversa – ha premesso con cautela coach Malik Abes – quindi non possiamo fare troppi calcoli, non soprattutto con una squadra come il S. Stefano. Avranno preparato molto bene questa gara, hanno una forte motivazione dettata dalla voglia di rivincita. Sanno che devono fare di più e ci proveranno. Da parte nostra abbiamo la consapevolezza che possiamo metterli in difficoltà: abbiamo lavorato molto per migliorare i nostri errori, perché contro di loro ne abbiamo sempre fatti. Questa semifinale è più dura di quella di Roma perché il gioco delle due squadre è abbastanza simile, grande difesa e presenza a rimbalzo”. A fare da spina dorsale al team allenato da Roberto Ceriscioli, protagonista di una stagione davvero esuberante, c’è un quartetto di inglesi di primissimo piano: in prima fila John Hall, al terzo posto della classifica marcatori della serie A con una media di 16,71 punti a match, e Lee Manning della nazionale maggiore – che sul parquet di Seveso ritroveranno il compagno di squadra Ian Sagar, medaglia di legno ai Giochi Paralimpici di Londra –. Poi il giovane Kyle Marsch dell’Under 22, a cui si aggiunge l’esperienza di un veterano come Simon Brown, medaglia di bronzo a Pechino 2008. Oltre alla nutrita rappresentativa britannica, non si può perdere di vista il solito belga Dimitri Tanghe, in maglia marchigiana da un paio di stagioni e sempre influente nelle partite che contano, e il pivot coreano Kim Dong Yeon, che porta centimetri e molto peso in area.