Per la prima volta in Europa: cuore albiceleste, grinta da vendere e una inconfondibile frangetta nera. È Mariana Berenice Perez l’ultimo innesto della UnipolSai Briantea84 Cantù. Originaria di Cordoba, a 700 chilometri da Buenos Aires, la 28enne è arrivata a Cantù solo da qualche giorno ma è già pronta a vestire la casacca numero 13 dei Campioni d’Italia. Giocatrice di punti 1.0, Perez è la seconda quota rosa di casa Briantea84, al fianco di Laura Morato.
Veterinaria di professione nonché atleta della Nazionale femminile argentina, con la quale ha disputato i Giochi Paralimpici di Rio De Janeiro nel 2016. Di recente l’abbiamo vista in campo ai Mondiali di Amburgo, con un minutaggio medio di 36’ a partita e 45 punti totali messi a referto. Il suo curriculum sportivo la vede dal 2012 in forza al club Sica di Cordoba (Santa Isabel Club Atlético), con il quale si è laureata Campione della Liga Nacional A nel 2016 e nel 2017. Per due stagioni ha vestito la maglia delle Gladiadoras di San Paolo, club brasiliano militante nella Lega femminile.
Per la prima volta lontana dal Sud America, a Cantù ritrova il connazionale Adolfo Berdun, capitano della Nazionale albiceleste, conosciuto nei suoi anni al Sica.
“Sono grata e orgogliosa di poter vivere questa opportunità - ha commentato Perez -, è un onore vestire la maglia di uno dei club più prestigiosi al mondo. Ho la fortuna di giocare in una squadra di grandi giocatori, sarà un’esperienza professionale e di vita importantissima. Quello italiano, poi, è uno dei campionati più competitivi a livello internazionale, sono certa sarà una grande opportunità di crescita. Spero di poter dare un contributo concreto alla squadra, darò il massimo per crescere e migliorare sul campo”.
IL DEBUTTO NELLA PALLACANESTRO - Nel 1999, mentre andava in vacanza, un’auto travolge la vettura sulla quale sta viaggiando con i suoi genitori. Il padre perde la vita nell’incidente mentre Mariana - seduta sul sedile posteriore - subisce una lesione midollare. Grazie alla straordinaria forza della madre, uscita incolume dall’impatto, Mariana torna da subito a vivere la quotidianità di una bambina di 9 anni: dopo pochi mesi di riabilitazione torna a scuola senza perdere l’anno scolastico e riprende a nuotare. Nel 2012, dopo aver visto un’esibizione di basket in carrozzina, inizia il suo percorso sportivo in forza al Sica, dove rimarrà fino alla sua partenza per Cantù.
“Dopo l’incidente la vita della mia famiglia è cambiata - ha continuato Perez -, è stato un duro colpo da affrontare. Mia mamma ha svolto un ruolo fondamentale in questo percorso, mi ha guidato in un momento molto complesso e critico e ha fatto in modo che la mia vita continuasse senza conoscere impedimenti. Credo che per un bambino sia più semplice vivere e superare un trauma di questo tipo, me lo immagino più complesso vissuto da una persona adulta. Sicuramente mia mamma è stata fondamentale, la sua forza è diventata la mia”.