Non è un addio di quelli facili, ammesso che ce ne siano. Giovanni Cantamessa dalla prossima stagione non sarà più l’allenatore della squadra giovanile targata Unipol. Il tecnico di Trescore Balneario lascia la Briantea84: lo fa dopo 8 anni, 4 scudetti, 2 Supercoppe, un Trofeo Antonio Maglio e almeno una quarantina di piccoli giocatori avviati al basket in carrozzina. Praticamente l’allenatore juniores più vincente a livello italiano. Schivo, di poche parole, ma dalla grande sensibilità, Cantamessa è stato dal 2006 il punto di riferimento per tutti coloro che facevano il loro ingresso nel Palazzetto di Seveso col sogno di diventare campioni di pallacanestro. Mercoledì sera una grande festa con oltre settanta persone a Lentate sul Seveso ha tributo il grazie collettivo a quest’uomo tanto alto quanto buono e gentile. Un grazie simboleggiato dalla consegna di una maglia autografata e incorniciata, quella del figlio Luca, anche lui in partenza dalla Unipol per giocare nella Serie B di Bergamo; una targa celebrativa dei successi compiuti con la Briantea84 e un poster di foto ricordo. Presenti i giocatori del team giovanile Unipol, con genitori e fratelli, lo staff della Briantea84 e in prima fila il presidente Alfredo Marson. Tutti hanno risposto con entusiasmo alla chiamata per un saluto che per molti vuole essere solo un arrivederci. “Giovanni è uno di famiglia – ha confermato il presidente Alfredo Marson -, è entrato in Briantea84 in punta di piedi, seguendo suo figlio Luca e poi ci ha messo tanta passione e dedizione, diventando un bravo tecnico e mettendo le sue conoscenze di pallacanestro al servizio del nostro progetto giovanile. Con lui sono arrivati quattro scudetti, tutti indimenticabili, così come la crescita di tutto il nostro vivaio. Ma oltra all’aspetto tecnico, Giovanni ci ha dato molto dal punto di vista umano: ha preso per mano molti piccoli atleti e li ha condotti verso vittorie che sono prima di tutto umane, personali. Perché lo sappiamo bene quanta forza abbia lo sport nell’abbattere le barriere. Rimarrà per sempre nei cuore di tutti noi”. Un affetto ricambiato da Cantamessa, che nella commozione generale ha ringraziato i suoi ragazzi e le famiglie per questi anni di amicizia: “Chi mi conosce lo sa che non sono bravo a parlare, fatemi fare tutto ma non chiedetemi lunghi discorsi – ha ammesso il tecnico -: quella in Briantea è stata una esperienza stupenda, spero di aver dato qualcosa di più di quanto ho ricevuto. Perché io personalmente ho ricevuto tantissimo, dai genitori e dai giocatori. Ho imparato tantissimo dai miei ragazzi e quindi spero di aver lasciato qualcosa in loro, di aver contribuito alla loro crescita sia come atleti che come persone”. Durante la serata è avvenuto anche il passaggio di consegna del testimone: a Cantamessa succederà, infatti, Marco Tomba, 35enne di Trezzano sul Naviglio, già allenatore della squadra di Serie B nell’ultima stagione. La sfida è di quelle che entusiasmano: l’eredità da raccogliere è piuttosto pesante, ma meravigliosa è l’occasione di costruire il futuro di Briantea84 e dare linfa a un progetto sportivo che non avrebbe senso senza la cura dei giovani talenti di casa.