La Rolafer ha tutti i numeri per stare tra le big, sia a livello italiano che europeo. Non sono sensazioni ma certezze, soprattutto dopo l’exploit che la squadra allenata da Giorgio Pagani ha fatto lo scorso weekend a Canneto dell’Oglio, dove 13 formazioni – tra cui Chelsea, Monaco, Everton, Torino – si sono battute per il trofeo “Tuttingioco 2013”. I canturini hanno chiuso al secondo posto, lasciando al Torino la vittoria finale solo ai calci di rigore. Una grande esperienza, per assaggiare il calcio di sapore internazionale ma anche per capire lo stato di forma. “Non sapevamo a cosa andavamo incontro – ammette Pagani, presente per la prima volta al torneo organizzato dalla società mantovana Fuorigioco Onlus – perché non conoscevamo gli avversari. Il nostro obiettivo era fare bella figura, non solo a livello di gioco ma anche come fari play, rispettare le regole fuori e dentro il campo. Insomma, non sfigurare. In realtà è andata decisamente meglio, perché siamo riusciti a giocare molto bene, abbiamo recuperato partite che sembravano perse, insomma ho visto tanta grinta e un gioco davvero eccezionale”. Il primo incontro - giocato sul campo indoor di Canneto alla presenza di centinaia di ragazzi delle scuole locali - ha portato alla ribalta l’Everton, seconda squadra di Liverpool. Gli inglesi non hanno atteso troppo a far pesare il loro blasone: subito un 4-0 con potenti bordate da fuori. La reazione Rolafer ha portato la firma di Mattia di Marco, per il timido 4-1, poi la partita ha cambiato volto e – migliorando il gioco in fase di possesso – il quintetto brianzolo ha trovato il Denis Pomposelli il suo bomber, le sue due reti hanno accorciato le distanze e poi ci ha pensato Mauro Noli a impattare nel finale. Meno brillante la gara contro il Torino, unico club italiano al momento ad avere una formazione di atleti con disabilità (in prevalenza di tipo fisico). È subito 2-0 per i granata, mentre la Rolafer si ritrova sempre nella condizione dell’inseguitrice. Per ben due volte riesce a tornare in pari, anche sul 4-2 le speranze non muoiono: prima il solito Noli con un tiro da 10 metri al primo palo, poi rimessa laterale di Pomposelli che punta dritto in porta, il pallone viene spizzicato da un difensore torinese e va a segno per il 4-4. La terza e ultima partita del girone ha portato sul campo il Bk Enghaven, proveniente dalla Danimarca. Grazie a una difesa a maglie strettissime, la Rolafer ha saputo guadagnare la prima vittoria piena, con un 3-2 che l’ha catapultata nella finale per il 1°-2° posto, ancora contro il Torino. Nel match decisivo, ancora una volta è l’equilibrio a regnare sovrano: il risultato al termine del tempo regolare è fermo sull’1-1, con Mauro Noli a firmare la marcatura canturina. I rigori sono stati fatali: i granata non hanno sbagliato un colpo, aggiudicandosi la sesta edizione del trofeo. “I complimenti vanno in particolare a Noli e Pomposelli – commenta il capitano della Rolafer, Angelo Rinarelli – perché hanno giocato al massimo del loro livello, vederli in azione è stato davvero uno spettacolo. Grande onore al Torino che ha vinto meritatamente sul campo ed è stato molto leale e corretto, dichiarando il tocco sul nostro gol del 4 pari nella partita di qualificazione. Si è cercato di dare spazio anche ai nostri giovani, anche se i nostri avversari erano fisicamente molto forti e quindi per le seconde linee è stato duro misurarsi in campo. In ogni caso per tutti è stata un’esperienza che ricorderemo, grande organizzazione e bellissime partite”.