Si legge tanto entusiasmo sul volto della spedizione Rolafer appena rientrata da Ginevra, dal 17 al 19 maggio teatro del blasonato torneo internazionale di calcio a 11. Una squadra nuova quella partita da Cantù alla volta della Svizzera, 15 ragazzi, qualche veterano e tante new entry, tra cui 4 giovani innesti dalla scuola calcio targata Briantea84. Un mix di esperienza e di promesse future, insieme per crescere e per volare alto. Dodicesimo posto e un onorevole Premio degli Arbitri, un punto di partenza per guardare avanti. Nemmeno il meteo, crudele dispensatore di nuvole nere e acquazzoni scroscianti, è riuscito a rovinare la magia di uno spettacolo che, giunto alla sua 34^ edizione, sa regalare emozioni davvero speciali. “E’ stata una bellissima esperienza – ha dichiarato Ivano Asaro, allenatore della Rolafer – tecnicamente pensavamo di poter fare qualcosa di più e vincere il girone 2 che, invece, abbiamo chiuso al sesto posto. Il livello tecnico era decisamente più alto rispetto agli scorsi anni e questo ci ha sicuramente reso l’impresa più difficile del previsto. In finale, contro gli olandesi del Westfiesen, non siamo riusciti a trovare la vittoria: il verdetto è un dodicesimo posto, tecnicamente forse non un risultato memorabile ma, per noi, sicuramente sinonimo di una grandissima esperienza di squadra. I 4 giovanissimi sono stati promossi a pieni voti, hanno saputo giocare con i compagni e confrontarsi con gli avversari, molto spesso ragazzi di fisicità e statura superiore alla loro, sicuramente non una cosa semplice. Il ritmo serrato degli incontri ci ha permesso di superare le difficoltà che si sono presentate durante le prime partite, siamo molto soddisfatti dei miglioramenti visti in campo durante i tre giorni, possiamo dire che cresciamo quotidianamente”. Sulla stessa lunghezza d’onda è coach Tommaso Nava: “Ci siamo presentati con una squadra giovanissima che si è trovata a competere con giocatori maturi e d’esperienza. Eravamo consapevoli di partire svantaggiati per il fattore età ma al tempo stesso siamo convinti di aver fatto la scelta giusta: l’obiettivo che Briantea84 persegue è quello di investire nei giovani, lavorare e crescere con loro. In questo consiste la nostra attività quotidiana, la scuola calcio ne è la dimostrazione. I nostri veterani sono parte integrante di questo progetto, un importante valore aggiunto per la crescita del settore: affiancano i piccoli nel loro percorso di apprendimento, la loro esperienza è per i nuovi arrivati un importante punto di riferimento. "In questi tre giorni di permanenza - ha aggiunto Nava -, i giocatori più grandi si sono comportati da veri fratelli maggiori, per loro una grande prova di maturità. Tecnicamente il cammino è ancora lungo, i ragazzi non sono abituati a giocare su un campo a 11, c’è ancora molto da migliorare. In ogni caso, il bilancio è sicuramente positivo: si sono comportati tutti benissimo, è stata una trasferta positiva, per tanti la prima esperienza all’estero con i propri compagni di squadra”. Un’esperienza che lascia il segno e regala tante emozioni, non solo a chi è protagonista in campo ma anche chi ha assistito allo spettacolo, in duplice veste, accompagnatore della squadra e papà: “Non ci sono parole per descrivere l’atmosfera di questa manifestazione – ha dichiarato Davide Stoppa, papà di Marco, alla sua prima stagione in Briantea84 - vedere tutti questi ragazzi insieme, in perfetta armonia, è stato semplicemente stupendo. È stato molto di più di un normale torneo di calcio, piuttosto un grande momento di interazione e gioia per i nostri ragazzi. Da papà sono veramente entusiasta, ho visto mio figlio ballare e divertirsi come mai mi era capitato. Emozionante, davvero”. Ciliegina sulla torta, un riconoscimento importante, il Premio degli Arbitri, assegnato alla Rolafer Briantea84 in qualità di squadra con i più piccoli giocatori impegnati nel torneo. Un premio che paga più di qualunque altra medaglia, anche la più pregiata, perché sono i giovani il nostro tesoro più grande. Chiara Zucchi