Si sapeva che in Sardegna non sarebbe stata una passeggiata di salute. Una trasferta che, storicamente, è più che spinosa. A maggior ragione quando rappresenta un dentro-fuori per i padroni di casa. La UnipolSai, parecchio fiaccata (Schiera a casa per febbre, Bell e Choudhry in quarantena da giorni e sotto antibiotico), ha dovuto fare ricorso alle sue scorte di talento per tener fede al proprio impegno: staccare il biglietto per la finale scudetto, la terza consecutiva, sempre contro gli eterni rivali del Santa Lucia Roma. Al PalaMura di Porto Torres finisce per 49-76, a Varese nulla può la Cimberio per frenare l’orda capitolina (38-56). Sarà sempre Cantù contro Roma, il più grande spettacolo dopo il Big Bang. “Dobbiamo festeggiare perché abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo – ha affermato Malik Abes -. Tre finali consecutive per la Briantea84 sono un risultato davvero importante, anche per i nostri fans. Aver avuto Gaz e Brian a mezzo servizio forse ci ha fatto bene, perché è stata una prova per tutti, per dimostrare che sappiamo e dobbiamo farcela anche senza quelli che vengono considerati i nostri punti fissi. Ritroviamo il Santa Lucia, noi siamo tranquilli perché come sempre non abbiamo nulla da perdere, Roma sicuramente avrà il dente avvelenato contro di noi, vorrà riportare a casa lo scudetto. Li aspetteremo e vedremo chi vincerà, sarà sicuramente uno spettacolo bellissimo”. “Siamo una grande squadra, perché solo in una grande squadra se qualcuno ha un problema, ci sono altri uomini pronti a fare il lavoro che serve – sono le parole di un soddisfatto Jordi Ruiz -. Siamo un vero gruppo e questa è la nostra forza, come dal primo anno che abbiamo vinto: siamo un gruppo di ragazzi che si divertono e lo fanno vedere in campo. Le finali saranno a maggio, adeso dobbiamo pensare all’Eurolega e alla Coppa Italia, ma non possiamo dimenticare che arrivare a giocare la terza finale scudetto consecutiva è un risultato straordinario. Il modo migliore per affrontare il torneo europeo è essere il più concentrati possibile, il lavoro è già fatto per tutta la stagione, dobbiamo stare tranquilli. Riguardo a Filippo Carossino, sappiamo che è un ragazzo con tanta potenzialità, stiamo cercando tutti insieme di trasmettergli la nostra grinta, di portarlo a spingere più forte, per lui ci sono stati tanti cambiamenti in un anno, sto iniziando ad avere tanta fiducia in lui perché potrebbe essere importanti nei prossimi anni per la nostra squadra e per l’Italia”. Primo quarto di dominio per i biancoblu che, grazie alla perfetta intesa della coppia italo-spagnola formata da Jordi Ruiz e Filippo Carossino (13 punti in due in 6’), mettono subito le mani avanti e schiacciano i padroni di casa come in una replica di Gara1. Ma gli isolani sono fuoco sotto la cenere e negli ultimi minuti prima della sirena iniziano a farsi sentire: con un parziale di 5-0 messo a segno dal monumentale Simon Munn, Porto Torres tenta di ricucire lo strappo e ferma il tabellone sul 19-11. Tutto ancora da giocare. Nella seconda frazione di gioco, la musica cambia radicalmente: tutto si fa più difficile per il quintetto di Malik Abes, che non trova il suo migliore Choudry (2/6 al tiro) ma compensa con l’arguzia di Stravinskas, capace di far valere l’esperienza a fronte di un momento di calo fisico evidente. Dall’altra parte, Fadda cala la coppia di assi formata dal giovanissimo pivot inglese George Bates e dal campione svedese Hussein Haidari (due Coppe dei Campioni vinte nel 2008-09 con la maglia del Galatasaray), assente otto giorni fa a Seveso. I due riescono a velocizzare il gioco e trovare spazi in area. Porto Torres difende il -10, salvo scivolare negli ultimi minuti prima dell’intervallo (24-39). La svolta nel terzo periodo, sempre Ruiz e Carossino i mattatori. Sono loro, di fatto a decidere le sorti del match: grinta e determinazione da vendere. Il vantaggio dei brianzoli si fa ampio, Santorelli praticamente sempre in campo e Nava alla sua prima trasferta lunga, tengono bene la difesa. Allo scadere dei 30’, dopo un’ora abbondante di gioco, la UnipolSai con capitan Sagar mette un mattone sulla vittoria superando i 20 di stacco (41-62). Con un bel paracadute ora ben allacciato in vita, i Campioni d’Italia hanno potuto affrontare senza patemi l’ultimo periodo: grande rotazione di quintetti, tutti a referto e tutti preziosi per portare il loro mattone sulla terza finale scudetto consecutiva. I Campioni d’Italia sono pronti a rimettere in palio il tricolore. TABELLINI Gara2 Semifinale Play-Off Gsd Porto Torres – UnipolSai Briantea84 Cantù 49-76 1Q 11-19 2Q 13-20 3Q 17-23 4Q 8-14 Gsd Porto Torres Brown 2, Edwards 4, Jimenez, Munn 28, Falchi 2, Haidari 0, Canu 0, Sargent 0, Puggioni 0, Mc Phee 0, Scarpa n.e., Bates 13. UnipolSai Briantea84 Cantù Stravinskas 8, Gustavsson 2, Carossino 19, Bell 10, Santorelli 2, Ruiz 16, Sagar 10, Crespi 0, Nava 0, Choudhry 9.