Aria di profondi cambiamenti in casa Unipol: dopo l’arrivo del giovane Filippo Carossino da Genova e di Fabio Raimondi da Porto Torres, prima della pausa estiva è stato chiuso l’accordo con lo svedese Joachim Gustavsson, capitano della nazionale allenata da Malik Abes. Di fatto si tratta di un passaggio di testimone: il connazionale Joakim Lindblom, dopo tre gloriose stagioni in maglia biancoblu, non è stato riconfermato. Si parla già di un suo possibile approdo sulla sponda varesina, la stessa che ha accolto Nicola Damiano. Un’estate di grandi stravolgimenti, in vista di un campionato che proprio due giorni fa è stato confermato la sua nuovissima formula e che quindi vede la salita nella massima serie di molte matricole, tra cui Varese, Genova, Torino, Bergamo, Battipaglia, Treviso, tutte in cerca di rinforzo. Gustavsson, classe 1971, sposato con due bambini di 7 e 9 anni, ha giocato nelle ultime tre stagioni nella squadra di San Pietroburgo Nevskij Allianz, ma i maggiori successi li ha collezionati nel suo Paese: 4 scudetti con il Norrbacka Hif di Stoccolma e due medaglie d’argento con il Nacka Hi tra il 1993 e il 2002. Poi un’ampia esperienza internazionale, giocando in squadre di tutta Europa, tra il 1999 e oggi: Spagna (Badajoz e Gran Canaria), Italia (Porto Torres), Austria (Vienna) e infine Russia. Senza contare la nazionale, di cui è capitano, e con cui ha partecipato a ben tre edizioni dei Giochi Paralimpici (Atlanta 1996, Sydney 2000 e Pechino 2008). Nel suo palmares spiccano il titolo europeo vinto nel 2007 e il bronzo nel 2005. Ultima avventura, il Mondiale in Sud Corea che lo ha visto nuovamente competitivo, nonostante l’età non sia più quella di un ragazzino. Gustavsson è entrato in tutte le statistiche tra i 20 migliori giocatori a livello mondiale, con alcune punte di eccellenza: si è posizionato al quinto posto nella graduatoria dei tiri da 2, con 56/112 in 264 minuti giocati. Con 124 punti realizzati e 17.71 di media a partita, lo svedese compare al 12° posto della classifica marcatori. Alle spiccate doti al tiro, unisce la presenza sotto canestro, con 8.29 rimbalzi di media a partita. Anche alla voce assist non sfigura, pur essendo un centro: 24 distribuiti in 7 match. “Penso che il campionato italiano sia tra i migliori d’Europa – ha dichiarato Gustavsson, che ha iniziato a giocare a basket nel 1991 dopo l’incidente in moto avvenuto a Maiorca in cui ha perso una gamba –, quindi non vedo proprio l’ora di tornare, soprattutto sapendo di giocare nella squadra di Malik Abes, uno dei coach più validi con cui abbia mai avuto a che fare. Il mio obiettivo è sempre quello di vincere, quindi darò il massimo per confermare gli alti livelli a cui la società è arrivata negli ultimi anni". “Gustavsson porterà tanta esperienza, voglia di giocare, soprattutto tanti punti nelle mani – ha commentato coach Malik Abes -. È anche un personaggio molto sorridente, estremamente positivo, mi aspetto che porterà scherzi e buonumore nello spogliatoio. Ha vinto tanti titoli nella sua carriera, per lui tra l’altro non è la prima volta in Italia, conosce il nostro campionato avendo già giocato a Porto-Torres. Abbiamo cercato un giocatore che oltre ai centimetri, quindi valido nei rimbalzi sotto canestro, avesse anche buone doti al tiro, prezioso nei momenti cruciali delle partite. Oltretutto è anche il mio capitano nella nazionale svedese, quindi una persona in cui ripongo molta fiducia”.