Giorno 1 di gare a Seveso, per i quarti di finale di Champions League: dalle prime sfide di fuoco del gruppo A escono vincenti il Thuringia Bulls, passato facilmente sugli spagnoli di Albacete per 76-49, e il favorito Galatasaray che ha dovuto sudare non poco contro i padroni di casa della UnipolSai, ma alla fine ha fatto valere la sua statura, chiudendo il match per 60-44. Il gruppo B in scena a Madrid vede al comando RSV Lahn Dill (in campo contro l’Ilan Ramat Gan, domato per 82-33) e Cd Ilunion, che ha archiviato la più complessa pratica contro i turchi del Bjk Rmk Marine per 71-51. Sugli spalti il primo atto di una festa che durerà tre giorni, con la compagine formata dai ragazzi degli oratori del Csi e delle scuole di Io tifo positivo, che hanno animato la battaglia dei loro beniamini biancoblù dal primo all’ultimo minuto, tributando alla fine anche una emozionante standing ovation a chi aveva lottato come un leone.
“Sapevamo che sarebbe stata una partita molto combattuta – ha confermato coach Marco Bergna -, contro un avversario galattico, il Galatasaray è tornato quello dei vecchi tempi, protagonista di una partita perfetta con una percentuale realizzativa che in alcuni momenti ha sfiorato il 90%. Non ho molto da recriminare ai miei ragazzi, abbiamo tenuto la partita riuscendo anche a passare in positivo al terzo quarto. Abbiamo reagito nel momento in cui potevamo essere travolti, significa che la testa c’è e che non ci siamo arresi. Ora dobbiamo solo riposare il fisico e rigenerarci perché ci aspettano altre due partite cruciali e quella di oggi non ci deve demoralizzare. Siamo sulla strada giusta, rimettiamo in sintonia col canestro e ripartiamo. Per riuscirci non c’è altro modo che spegnere il cervello e giocare il nostro migliore basket, crediamoci insieme”.
Che fosse una prova di quelle toste già lo si sapeva, il campo ha solo confermato tutto il valore che il quintetto turco dichiara di avere sulla carta. Onore agli uomini di Marco Bergna, colpevoli di poca concretezza al tiro (32% dal campo) ma con tutto il merito di averci provato fino alla fine, tenendo testa difensivamente all’armata turca (35-36 è il conto dei rimbalzi). Senza mollare mai. A trainare la prestazione dei biancoblù un Francesco Santorelli in forma smagliante: 16 punti per la casacca numero 10 della UnipolSai, allungato di 2 sole lunghezze dal cecchino polacco Piotr Luszynski (18).
Sono i centimetri di Rodney Hawkins a sbloccare il match: la sua altezza fa la differenza e in area è difficilmente difendibile (0-4). Allunga Piotr Luszynski (0-6) e con Isamil Ar le lunghezze nelle mani dei turchi diventano 8 quando sul cronometro sono ancora 5 i minuti da giocare. A sbloccare il buio plumbeo della UnipolSai dal campo (0 su 6) è Francesco Santorelli, subentrato ad Ahmed Raourahi già caricato di due falli: gioco da 3 – canestro più libero su fallo di Luszynski - per il 3-8 biancoblù e poi di nuovo un mattone pesante per non perdere definitivamente i rivali turchi (5-8). La Unipolsai sembra tornare a respirare ossigeno, ma il Galatasaray non si fa intimorire: dopo uno scambio tra Ar e Alberto Esteche, i turchi piazzano un parziale di 7-0 con grande lavoro dei polacchi Filipski e Luszynsky che fanno chiudere il primo quarto sul punteggio di 7-17. Grandi energie spese dai canturini per arginare la grandezza di Hawkins e tenerlo fuori dall’area, operazione che risucchia parecchie delle risorse in attacco.
La furia turca non conosce tregua, Hawkins, Filipski e Luszynsky piazzano una mina dopo l’altra: sul fronte biancoblù Giulio Papi e Jacopo Geninazzi provano a tenere la UnipolSai a galla quando il risultato è già ampiamente sbilanciato in favore del Galatasaray con 6’ ancora da giocare (13-25). La mano del polacco Luszynsky non sbaglia un colpo, sempre dalla stessa mattonella, la corsa degli uomini di Sedat Incesu è di quelle che si spingono ogni oltre limite. La UnipolSai continua a non trovare concretezza al tiro, ma non molla niente: sugli scudi la coppia Papi-Santorelli che allo scadere dei primi 20’ di gioco prova a contenere il margine chiudendo sul 22-36. Le percentuali dal campo parlano chiaro: 59% per i turchi, 28% per la UnipolSai trainata da un Checco Santorelli in doppia cifra (10 punti) ma non sufficiente a compensare l’assenza offensiva di Berdun. Sul fronte turco, mentre Hawkins viene limitato e tenuto il più possibile fuori dal pitturato, ci pensa Piotr Luszynski a fare la differenza, migliore in campo con 14 punti nelle mani.
Senza sosta la corsa del Galatasaray ma il carattere non manca nemmeno alla UnipolSai: gli uomini di coach Sedat Incesu beneficiano del vantaggio accumulato nella prima metà di match ma per la prima volta il parziale di quarto si pronuncia in favore dei padroni di casa (12-9). Alla terza sirena il tabellone è sul 34-45 per il Galatasary. Inarrestabile Francesco Santorelli che con 16 punti a referto si mette al pari di Luszynski. Ultimi 10’ da giocare e un muro di 11 lunghezze da abbattere.
Carossino in apertura per il -9 biancoblù (36-45), minima distanza oltre la quale i canturini non riescono a scendere, mentre Hawkins dalla lunetta e Gurbulak dalla distanza annientano in un batter d’occhio il tentativo della UnipolSai di riportarsi sotto (36-50). Doppio centro consecutivo di Mustada Korkmaz (36-54), la risposta biancoblù arriva da Sagar e Carossino con un parziale di 6-0 buono per il 42-54. Ultimi minuti di amministrazione turca: 44-60 il verdetto della quarta sirena.