La Unipol resta nel sogno europeo. Dopo il passo falso col Galatasaray, i biancoblu archiviano la pratica Zwickau e allungano una mano verso il sogno della semifinale. Un match dallo spirito bollente, un inizio lanciato all’inseguimento e un finale tutto da brividi chiuso per 66-60 dopo 120 secondi di cardiopalma. Ora serve una vittoria contro Hyeres, domani mattina, per conquistare uno storico passaggio in semifinale. I turchi guidano il girone a punteggio pieno. “Incrocio le dita e tutto il resto – ha scongiurato il presidente della Briantea84 Alfredo Marson -, sono contento di questa vittoria anche se ho visto la squadra ancora molto tesa e non pienamente tranquilla. Abbiamo ancora molto margine di miglioramento, non si è ancora vista la vera Unipol. Se passeremo in finale farò una mangiata mega galattica per festeggiare, del resto è l’unica cosa che posso fare”. Il pressing aggressivo dello Zwickau mette la Unipol in gabbia. I tedeschi preparano minuziosi la via dell’allungo, trascinati dall’ex di turno, Kai Moeller. A impensierire i canturini ci pensa anche il ferro, in campo si pecca di precisione e le occasioni si sprecano. È con la zampata di Jordi Ruiz ,2 su2 dalla lunetta, che il vantaggio si accorcia, 4 le distanze a tre minuti dalla fine. Il Rollis Zwickau rallenta il ritmo e la coppia Lindblom- Ruiz non si lascia sfuggire l’occasione (10-12). Ma i tedeschi non mollano e allo scadere volano sul +6. Il secondo quarto si apre a ritmo altissimo, con Bell a mostrare i suoi numeri. I tedeschi non abbassano la mira, i due nazionali inglesi Gaz Choudry e Abdillah Jama sugli scudi a macinare punti. Bienek, in campo con la freddezza del cecchino, piazza i punti che contano e, con uno splendido centro da 3, trascina i canturini sul -2 (25-27). Dopo 20’ lanciati all’inseguimento, arriva l’aggancio, siglato da Bell per il 27 pari. La battaglia continua, nessuno si arrende. Alla seconda sirena il comando è ancora tedesco ma i canturini fanno sentire il fiato sul collo (29-31). La storia non cambia, il match non ha ancora trovato il suo vero padrone. I tedeschi provano e riprovano la strada della fuga ma la Unipol vende cara la sua pelle. A dare spettacolo è ancora lui, Andre Bienek: 4 centri consecutivi che valgono il sorpasso sul 39-37. Anche Francesco Santorelli mette la sua firma a referto e cavalca la scia del tedesco infuocato. Allo scadere sempre Bienek piazza anche la tripla e, con l’aiuto di Sagar, la terza sirena è tutta biancoblu (48-43). Ultimo quarto tutto ancora da soffrire per i ragazzi di Malik Abes. La Unipol si porta al massimo vantaggio di +9 con Sagar, ma non è ancora finita. L’ultima fiammata del solito Choudhry riapre pericolosamente i giochi: il centro inglese piazza un break personale di 4 punti, prima di uscire definitivamente dai giochi per falli, con uno scorer personale di 22 punti, 5 assist e 9 rimbalzi. Ma Zwickau non vuole mollare nulla, si rialza dalle ceneri piazzando un parziale di 7-2 che di fatto rimette i tedeschi alle caviglie della Unipol (60-58). Gli ultimi 60 secondi sono al cardiopalma: Ruiz infila un pallone bollente, Bienek trasforma dalla lunetta 3/4 per il 65-58. Per fortuna ci pensa il numero 10 dello Zwickau a pasticciare: due tiri sbagliati e un antisportivo ai danni di Sagar che non approfitta ma la palla resta in mano della Unipol che strappa il suo primo foglio rosa europeo.