Archiviata la scoppola romana, la Unipol guarda avanti: sulla sua strada ora c’è Sassari, attesa sabato 2 novembre al Palasport di Seveso (inizio alle 20.30). La squadra del canturino Marco Bergna, ex Briantea84, non arriva da un buonissimo periodo. L’inizio di campionato dei sardi è tutto nero: prima la batosta nel derby sardo, che ha visto una brillante Porto Torres strapazzare i cugini e rivali storici, poi nello scorso weekend è arrivata anche la caduta interna contro la matricola Castelvecchio (40-52). Ancora a secco di punti, Sassari verrà in Brianza con intenzioni bellicose, in cerca del suo primo foglio rosa. Si tratta di una squadra che, come Roma, si è presentata alla partenza molto rinnovata. Due i criteri che hanno dettato il mercato estivo della società di Angelo Vitiello, che quest’anno festeggia anche i 25 anni di storia del suo club: la territorialità – ovvero la preferenza per atleti sardi nel roster – e la giovinezza. Il tutto per sposare la necessità di un budget ridimensionato, “ma con l’obiettivo di centrare la finale di una delle coppe europee”, come ha rivelato lo stesso presidente. Un gruppo meno altisonante (dopo la partenza per Roma di Adolfo Berdun e Brad Ness, così come l’addio alle stelle David Curle e Yvon Ruillard) ma non meno pericoloso, visto che l’offensiva è principalmente concentrata nella mani dell’iraniano Alì Ahmadi, ex Unipol (nella stagione 2009-10), un giocatore con moltissimi punti nella mani e una particolare spietatezza dalla lunga distanza. A completare le novità, l’arrivo di due giovani: il centro bosniaco Suad Sutic, 24 anni, e Domenico Beltrame (23 anni proprio sabato) direttamente dal Santa Lucia. Confermati invece l’italoargentino Maximiliano Ruggeri – ormai sassarese d’adozione – e il centro francese Kamel Megrini, tornato in Sardegna dopo un anno europeo. “E’ vero che Sassari ha perso molti campioni rispetto all’anno scorso e ha faticato per completare il roster – commenta Malik Abes, coach della Unipol – ma si è affidata a un giocatore di esperienza come Ahmed. In più c’è il ritorno di Megrini, il centro più alto di tutto il campionato. Non si può abbassare la guardia. Dopo la sconfitta di Roma, abbiamo cercato di far ripartire i motori nel modo giusto. L’umore è alto, perché sappiamo di aver commesso qualche errore e abbiamo capito come e dove dobbiamo migliorare. I ragazzi sono consapevoli che abbiamo giocato poco di squadra e dobbiamo lavorare sodo su questo. È stato un problema di rodaggio. Sabato dobbiamo ritrovare il nostro gioco, è l’unica cosa che conta”.