Il futuro della nazionale svedese di basket in carrozzina è ora affidato a Malik Abes. L’allenatore della Unipol Briantea84 - e prima ancora ct degli azzurri - è stato scelto dalla Sbbf, la federazione di pallacanestro della Svezia, per guidare sia la squadra maggiore che il team under 22. Un incarico molto prestigioso, che arriva a distanza di poco più di 3 mesi dalla notizia della sua sospensione dalla panchina italiana. Con un curriculum sportivo di tutto rispetto, Abes è stato chiamato per sviluppare un progetto globale di crescita del basket in carrozzina svedese, in un momento molto delicato di transizione tra le vecchie e le nuove generazioni. Fuori dai giochi di Londra 2012, il wheelchair basketball scandinavo ha necessità di rafforzarsi e tornare agli antichi fasti. È del 2010 la vittoria della Svezia under 22 al Campionato europeo organizzato in Italia, evento che ha messo in mostra una fucina di giovani talenti che hanno solo bisogno di farsi le ossa. Partito come direttore tecnico del team nazionale femminile tedesco (1989-1993), Abes è passato alla guida della squadra femminile francese (2004-2007) e nel 2007 ha preso possesso della panchina greca. Nello stesso anno, dopo svariate esperienze di club in Europa, è approdato in Italia, dove ha assunto le redini di Sassari in Serie A1 per una stagione. Dalla terra sarda è passato al continente, disputando tre campionati con il Santo Stefano Marche, prima di arrivare sulla panchina dei brianzoli nel 2011. Con gli azzurri ha vissuto annate di grandi soddisfazioni: nel 2009 come coach su campo ha vinto l’Europeo in Turchia, poi ha collezionato un quarto posto al Mondiale di Birmingham (risultato storico per l’Italia) e lo scorso settembre in Israele ha strappato il biglietto valido per Londra 2012. Dal 2002 è anche membro del Comitato di sviluppo dell’Iwbf Europa (International wheelchair basketball federation). “Sto per iniziare un’esperienza entusiasmante – ha commentato Abes, fresco di nomina – perché la Svezia ha una grande base di sportivi su cui lavorare. Ottimi giovani e grandi talenti. Anche lo staff tecnico con cui mi troverò a lavorare è molto valido. Il progetto che mi hanno affidato è davvero stimolante: l’obiettivo da raggiungere è quello di riportare la Svezia ad alti livelli in vista dei mondiali in Corea nel 2014 e, ovviamente, per le paralimpiadi di Rio 2016. Con l’Italia ho vissuto emozioni incredibili e auguro a tutti i ragazzi grandi successi a Londra. Faccio il tifo per loro”.