Nessuna squadra del campionato è riuscita a resistere all’Aurora. Anche Roma, aspirante al tricolore, domenica 13 marzo ha dovuto alzare bandiera bianca e cedere il passo ai banditi allenati da Giovanni Cantamessa per 30-46. Quella che a tutti gli effetti era una prova generale della finale scudetto ha emesso un primo eloquente verdetto, anche se la sensazione è che i giochi siano ancora aperti e che la squadra capitolina affilerà per bene le sue armi in vista della sfida finale. L’Aurora è arrivata nella capitale carica e concentrata per affrontare la gara più importante di tutta la stagione: forti dell’imbattibilità costruita mattone su mattone durante tutto il campionato, i brianzoli hanno messo in campo tutta la loro grinta e determinazione, senza lasciare al S. Lucia spazi di azione. Con quello romano, diventano 11 i fogli rosa portati a casa dall’Aurora in questa stagione: un en plein da record. La partita ha visto sempre in vantaggio il quintetto biancoblu, arrivato già all’intervallo lungo con un +16 a tabellone. Il match ha messo in mostra una decisa prova di carattere da parte di tutti i componenti della rappresentativa lombarda ma ha trovato in Davide Schiera il suo valore aggiunto: sottovalutato dai romani, il giovane canturino è riuscito a infilarsi nella difesa del S. Lucia e ad andare a canestro, diventando il top scorer dell’Aurora con 12 punti. “E’ stata la prima partita combattuta della stagione – ha spiegato coach Cantamessa – ma lo sapevamo e siamo arrivati preparati. I ragazzi hanno dato il massimo, mi sono davvero piaciuti e speriamo che vada così anche tra due settimane quando ci sarà in palio lo scudetto. L’unico punto debole di questa partita è stato il calo fisico subito nella seconda metà del match: la grande tensione accumulata e il pressing messo in campo fin dal primo minuti, hanno rischiato di farci perdere lucidità dopo l’intervallo. Ora che abbiamo visto com’è Roma, dovremo lavorare su alcuni punti per migliorarci” “Già dal riscaldamento – ha aggiunto la vice Chiara Ruggieri – i ragazzi hanno dimostrato la concentrazione giusta: tutti sapevano che sarebbe stata una partita decisiva e hanno giocato come se si trattasse di una finale. Forte è stato bravo a fermare in area Davide Obino, il lungo di Roma, annientando uno dei loro terminali offensivi. Dato che sugli spalti c’era la squadra nazionale U22 a vederci, speriamo che sia di buon auspicio e che i nostri giovani talentuosi possano diventare i campioni di domani, magari proprio con la maglia azzurra”. PARZIALI: 1Q 6-17 2Q 11-27 (5-10) 3Q 26-33 (15-6) 4Q 30-46 (4-13) TABELLINI: Forte 8 Nava 9 Fiadino 0 Crespi 6 Pangallo 4 Schiera 12 Cantamessa 7 Pilade Rosa 0