“Oggi per me è un giorno speciale, perché compio 18 anni e per la prima volta festeggio insieme a tanti amici. Perché Briantea per me è come una seconda famiglia”. Con queste parole Calogero Marchese, diventato maggiorenne il 21 dicembre scorso, ha tagliato la torta del suo compleanno davanti ai compagni di squadra che lo applaudivano. Calogero gioca a calcio da 2 anni nella Rolafer Briantea84, è arrivato al cospetto del mister Giorgio Pagani nell’autunno del 2008 e da allora è diventato uno dei centravanti più realizzativi della squadra canturina. Sono tante le cose che vorrebbe dire, tanti pensieri che da tempo gli frullano nella testa e che vorrebbe trasmettere a tutte quelle persone che ormai considera “famiglia”. “Perché ho trovato tanti amici che mi vogliono bene davvero, non come nelle altre squadre dove la gente ti sorride ma poi non c’è vero affetto”. I ricordi di queste due stagioni sportive sono molti e Calogero fa fatica a fissare momenti particolari, un percorso di crescita interrotto solo dall’infortunio che lo ha fermato per qualche mese lo scorso maggio: “Ho tante partite nel cuore che vorrei andassero a finire in maniera diversa, se dovessi rigiocarle. Secondo me, infatti, questo gruppo è fantastico e insieme possiamo davvero fare tante cose, insieme possiamo realizzare i nostri obiettivi”. Una cosa in particolare, però, è scolpita nella sua testa di ragazzo dolce e sorridente: l’importanza degli insegnamenti. “Il mister mi ha fatto capire tante cose, allenandoci a calcio non si impara solo a giocare ma si possono capire cose importanti, come per esempio l’importanza di impegnarsi al 100 per cento sempre. Solo così, infatti, si realizzano i sogni più impensabili. Essere in Briantea vuol dire giocare a calcio ma anche aiutare le persone”. Aiutare i compagni, sentire lo spirito di gruppo che prevale sulle individualità ed entra a far parte della vita, a tal punto da emozionare Calogero quando un coro intona “Tanti auguri a te”. “E’ la prima volta che festeggio in questo modo, ma Briantea è anche questo: divertirsi insieme e stare bene”. Divertirsi, imparare, crescere e non smettere mai di credere nei sogni: “Quest’anno vorrei proprio arrivare alle finali regionale e poi nazionali, per tutti questo è l’obiettivo: vincere e mettere sulla maglia lo scudetto dell’Italia”. In bocca al lupo, Calogero.