Serata importante per la UnipolSai Briantea84 che è stata invitata ieri, 29 maggio, al palazzo comunale di Cantù, in seguito alla conquista dello Scudetto, terzo consecutivo e settimo nella storia del club. Insieme ai Campioni d'Italia, allo staff e a coach Marco Bergna, erano presenti il presidente Alfredo Marson e la general manager Silvia Galimberti. A fare gli onori di casa il sindaco Edgardo Arosio, il vicesindaco Matteo Ferrari, l'assessore allo sport Sofia Guanziroli e altri membri della giunta comunale.
“Bisogna essere orgogliosi del livello di questa squadra, questi ragazzi sono simbolo dell'eccellenza canturina in Italia e in Europa, a prescindere dai risultati. Siete un esempio sia come atleti che come uomini. C'è un grande amore da parte della città nei vostri confronti, grazie per ciò che fate”, questo l'intervento con cui Arosio ha aperto la celebrazione.
Al termine di questo discorso, il primo cittadino del Comune di Cantù ha consegnato una targa di riconoscimento all'allenatore della UnipolSai e un omaggio al presidente Marson che ha ricambiato regalando la maglia celebrativa della stagione al Comune.
“Ringrazio la Briantea84 – ha proseguito l'assessore Guanziroli - non solo per la vittoria di questo campionato ma anche per tutto ciò che fa la società sportiva. Dal mio punto di vista ritengo che lo sport sia in grado di abbattere barriere in una modalità ancora irraggiungibile per la società: questa organizzazione è un esempio lampante del mio pensiero”.
“Sono felicissimo della vittoria – è intervenuto Marson - ma bisogna anche ricordarsi che, oltre alla facciata e ai sorrisi dopo le vittorie, c'è anche chi il giorno dopo il successo comincia a progettare la stagione successiva per poter migliorare ancora i propri risultati: per questo sono orgoglioso delle persone che lavorano con noi. L'alto livello del nostro operato è testimoniato anche dal fatto che ci chiamano da tante parti del mondo per avviare società paralimpiche”.
“In questi quasi 30 anni abbiamo raggiunto traguardi più preziosi delle vittorie – ha continuato Marson – a partire dal cambiamento della visione della disabilità in ambito sportivo. Questo è ciò che mi rende davvero fiero di quello che abbiamo fatto, noi vogliamo essere un punto di riferimento per chi vuole andare avanti, un appoggio per le famiglie dei ragazzi che fanno sport nella Briantea84 e anche per le persone con disabilità che ancora non lo praticano: non è facile ma noi ci proviamo ogni giorno e ne siamo felici”.
Alessandro Savoldi