È il momento dei giovani. Dopo aver macinato chilometri in palestra, i piccoli di casa UnipolSai sono pronti a scendere in campo. Si apre ufficialmente domenica 24 gennaio il Campionato Giovanile Trofeo Minibasket Roberto Marson. Per la UnipolSai Briantea84, esordio casalingo contro gli Amicuccioli Giulianova, vice campioni d’Italia in carica: la prima sfida ufficiale di questa stagione è alle 14.30 sui legni del Palasport di Seveso. Riconfermato sulla panchina dei giovanissimi canturini coach Carlo Orsi, affiancato da Marco Tomba - entrambi nello staff della UnipolSai di Serie A. Un progetto che cresce ogni anno quello promosso dal 2004 dalla società canturina. Oggi il settore giovanile della UnipolSai conta ben 24 giocatori, dai 7 anni in su, di cui 15 già in grado di disputare un campionato italiano. Numeri strabilianti, che testimoniano un lavoro svolto su un territorio molto ampio: Seveso, infatti, è punto di riferimento regionale per chi intende iniziare a giocare a basket in carrozzina in giovane età, qui arrivano da Bergamo, Lecco, Milano, Monza e Varese. Al momento purtroppo non esistono altre squadre giovanili in Lombardia, anche se un progetto di reclutamento nuove leve sta prendendo il via con i cugini dell’Hs Varese. Sono sette le squadre in lizza per il 13° campionato giovanile Fipic: con la UnipolSai con i suoi 15 banditi, i Bradipi Circolo Dozza di Bologna - detentori del titolo italiano 2015 -, i Delfini 2001 Montecchio Maggiore, Padova Millennium Basket, la Menarini Wheelchair Sport Firenze, l’Alitrans Olympic Basket Verona e gli Amicuccioli Giulianova. La formula di svolgimento prevede un campionato a girone unico con gare di andata e ritorno: le prime quattro classificate della regula season accedono alla fase finale per l’assegnazione del titolo, in programma nel weekend del 4-5 giugno in sede ancora da definire. “Siamo un bel gruppo – ha dichiarato Charlie Orsi, al secondo anno di esperienza con una squadra di basket in carrozzina -. I miglioramenti tecnici ci sono anche se bisognerà avere pazienza con questo gruppo formato da molti bambini. Rispetto all’anno scorso possiamo giocare con nuovi quintetti più competitivi: abbiamo anche un lungo che ci rafforza in area. La cosa più bella è vedere come stiano bene insieme, c'è grande affiatamento nel gruppo sia in campo che fuori. Lo stesso vale per i genitori: spesso la separazione tra panchina e spalti è contraddistinta da polemiche, noi siamo una grande squadra, con massima collaborazione. È significativo il fatto che alcuni genitori si siano offerti per ricoprire ruoli ufficiali a referto, significa che c’è entusiasmo e voglia di stare insieme”. “Si tratta di un progetto a lungo termine – ha aggiunto Tomba, da quest’anno secondo sulla panchina della Serie A a fianco di coach Marco Bergna -. Dal 2014 il gruppo giovanile sta vivendo una fase di profondo rinnovamento: oggi sono 24 i ragazzi che fanno parte del gruppo, con un’età media ancora più bassa rispetto alla scorsa stagione. Un vero record. Questo ci impedisce di avere ogni tipo di velleità in termini di classifica: il più grande successo sarà quello di riuscire a stare ordinati in campo. Ma siamo convinti sia uno step necessario per crescere. Il futuro passa da qui”.