L’appuntamento dell’anno, il prestigio di calcare il terreno dello Stade du Signale di Bernex, 18 squadre partecipanti tra le più blasonate d’Europa. Semplicemente: il Torneo di Ginevra. La pandemia di COVID-19 chiude anche le serrande della più importante manifestazione di calcio a 11 dedicata al mondo della disabilità intellettivo relazionale a livello continentale. Quest’anno si sarebbe dovuta disputare la 41^ edizione (29 maggio-1 giugno, come di consueto nel weekend di Pentecoste).
“Appena finirà l’emergenza, a prescindere dal torneo, un salto a Ginevra lo farò lo stesso - ha commentato Giorgio Pagani, responsabile del settore calcio di Briantea84 Cantù -. Può far comprendere quanto ci teniamo a una manifestazione per noi importantissima, che va oltre al mero aspetto sportivo. Abbiamo un legame forte con tutto l’ambiente, dal nostro punto di vista è sempre stato l’Appuntamento. La competizione è una grande festa, ritroviamo amici che conosciamo da vent’anni. In quel weekend non esiste nient’altro per me, per noi: c’è sempre e solo stato il Torneo di Ginevra. Non vediamo l’ora di poter recuperare il prossimo anno”.
ROLAFER A GINEVRA - Il torneo di Ginevra rappresenta un tassello importante nella storia della Rolafer Briantea84 Cantù. La formazione biancoblù, iscritta ininterrottamente alla competizione dal 1996 a oggi, si è laureata campione d’Europa nel 2011 e nel 2017. Quest’anno i canturini avrebbero strappato la venticinquesima presenza in un torneo che li ha visti distinguersi sempre sul piano del gioco e della correttezza. Diversi sono gli argenti e i bronzi conquistati negli anni, nel 2012 è arrivato anche il premio fair-play.