La Mia va in finale di Champions Cup: dopo 24 anni, da quella finale del 1993 persa contro gli olandesi del Verkerk, la Briantea84 torna a giocare per il massimo trofeo europeo. Lo fa dopo aver dominato per 40’ i vice campioni d’Europa del Lahn-Dill, una delle squadre più ostiche in circolazione, 6 Coppe dei Campioni in bacheca. Questa sera, nel Pabellon Polideportivo di Las Torres a Tenerife, in una partita perfetta e difensivamente inarrivabile, Cantù in maglia Mia ha sventato il fantasma tedesco, coronando il sogno che nessuno ha quasi il coraggio di pronunciare: diventare regina d’Europa. La sfida che vale il titolo si gioca domani, sabato 6 maggio, alle ore 21.15 italiane contro i detentori della Coppa, l’Ilunion che in semifinale ha travolto il Thuringia Bull 92-64. Sarà un remake della partita memorabile dei quarti di finale a Madrid, una seconda possibilità per gli uomini di Marco Bergna che due mesi fa hanno visto sfumare la vittoria per un soffio (71-67). Ora è un nuovo capitolo. Tutto da scrivere.
“E’ stata una grandissima partita, giocata molto di testa ma con grande cuore da parte di tutti – è il primo commento a caldo di coach Bergna -, devo dare a tutta la squadra il merito di aver lavorato davvero forte in questo mese di stop, ogni giorno, senza sosta. Ci abbiamo creduto dall’inizio alla fine, in ogni istante, anche quando il Lahn Dill è riuscito a tornare nell’ultimo quarto a -5. Questo è un risultato che va condiviso con tutti: giocatori, staff e sostenitori che stanno facendo il tifo per noi, sia qui a Tenerife da tantissimi da casa. Domani giochiamo la tanto attesa finale contro l’avversario più accreditato per questa nuova edizione della Champions Cup: i madrileni di Ilunion. Abbiamo ancora una rivincita da prenderci, mai dire mai…”.
Final Four, here we go. Adolfo Berdun: è la mano dell’argentino ad aprire le danze (2-0), aggancia Piotr Luszynski che su fallo di Francesco Santorelli non si lascia sfumare l’occasione del +1 (2-3). La tripla bollente di Berdun porta la Mia avanti sul 5-3, sul fronte tedesco è Dirk Kohler a riportare tutto nuovamente in equilibrio. Ahmed Raourahi per la Mia (7-5), Luszynski vanifica il vantaggio italiano con il canestro del 7 pari. Time out Cantù con 5’15” da giocare: rimessa Berdun, +2 Francesco Santorelli (9-7). Lahn-Dill in lunetta, 1 su 2 per Bohme che porta i suoi sul 9-8. La Mia tenta il suo allungo: Brian Bell e di nuovo Raourahi costruiscono un parziale di 6-0 che vale il 15-8 per Cantù a 1’26” dalla sirena. Il Lah-Dill accorcia con Bohme dalla lunetta (15-10) e poi sullo scadere dei 24” arriva il 15-12 per mani di Luszynski, uno che anche sotto pressione non sbaglia un tiro. Non molla la Mia, sulla sirena del primo quarto è Bell a mettere l’ultima zampata: tripla e 18-12 Cantù.
Ian Sagar in apertura (20-12), poi tutto resta fermo – da un lato una difesa asfissiante della Mia, che però al tiro perde alcune occasioni per creare la distanza con i tedeschi -, poi arriva la retina di Jan Haller con 7’29” sul cronometro. Ancora l’italo-argentino Berdun per il 22-14, mentre dalla distanza è il polacco in casacca 11 a riportare il Lahn-Dill in corsa con la tripla del 22-17. L’avanzata tedesca si spinge cattiva sul 22-19 con Nico Dreimuller, poi capitan Sagar capitalizza un fallo in area e mette il 23-19. Bell in contropiede solitario la infila facile e riporta aria al vantaggio (25-19). Con 4’25” da giocare, coach Nicolai Zeltinger chiama i suoi al time-out, mentre sul fronte italiano coach Bergna inserisce la coppia Morato-Ruiz per dare minuti a Santorelli e Raourahi, oltre che per attivare nuove soluzioni offensive: la risposta canturina è urlata a gran voce dalla bomba del catalano (28-19). Ultimi 2’ di ripresa tedesca, con Luszynski, Kohler e Bohme a scrivere il -5 della seconda sirena (30-25).
Alla ripresa fa il suo ingresso Davide Schiea al posto di Laura Morato, per il resto tutto invariato. Jordi Ruiz va subito all’attacco (32-26) e dopo il canestro da sotto di Kohler, è sempre lo spagnolo a tenere la marcia (34-28). In contropiede Berdun ritocca il punteggio e di nuovo in corsa lanciata Brian Bell piazza il 6-0 che vale il +10 (38-28), massimo vantaggio della Mia fino a questo momento. È sempre Kohler a sfruttare i suoi centimetri in area, mentre Sagar e compagni perdono almeno tre occasioni preziose per prendere il largo. Arriva immediato il time-out di coach Bergna, con 5’ alla terza sirena. Berdun lasciato solo non spreca l’occasione (40-30), ma al terzo fallo dell’argentino è pronto Filippo Carossino a fare il suo ingresso in questa Champions Cup, mentre tra le fila del Lahn-Dill esce Kholer a vantaggio di Joe Bestwick. Carossino dalla lunetta fa 1 su 2 (41-32), ma poi trova la via giusta e sa fare le spalle grosse in area per il 43-34. Il fallo tecnico alla panchina tedesca non viene sfruttato ma Brian Bell fa esplodere la bomba del 46-34 con 1 minuto all’ultima pausa. È il capitano dei canturini a sigillare il risultato del terzo quarto con un 48-35 che andrà difeso per altri dieci faticosi minuti. È una battaglia senza sconti.
Carossino apre le marcature della Mia dalla linea di carità (49-37), poi lascia il campo per il ritorno di Berdun. Zeltinger rivoluzione il quintetto in campo, portando fuori la stella Luszynski, mentre il fabbro Ian Sagar piccona l’area per il 51-37. La reazione del Lahn-Dill, in affanno ma mai domo, arriva per mano di Thomas Bohme: due triple in fila, come mangiare popcorn, e rimettono i tedeschi ritornano prepotentemente in corsa risalendo a -8 (53-45). Bestwick accorcia ulteriormente da sotto per il 53-47, questa semifinale non è finita per nulla. Sagar riprende il bando del gomitolo (55-47), imponendo il time out tedesco. L’indicazione della panchina è: fallo sistematico, sfruttando le basse percentuali dei canturini finora dalla lunetta (33% contro il 61% del Lahn-Dill). Sagar sbaglia i primi due, mentre Berdun ne mette 2 su 3 per il 57-47. Di nuovo il capitano sulla linea: 59-47. Michael Paye fa il 59-49, poi Sagar sfrutta il fallo per tenere la distanza 61-50. Paye colpisce per l’ultima volta da tre (61-53), ma Sagar non molla (63-53) e Brian Bell gli va in scia (65-53). Il sigillo sulla vittoria storica della Mia arriva con Adolfo Berdun, mattatore della partita con 21 punti e ultimo uomo a posare a terra il pallone per dichiarare la fine delle ostilità: 66-53.