La partenza è importante, anche se ognuno la può leggere a modo suo: un anno fa la Unipol aveva mosso un passo falso in avvio contro Verona, poi vinse lo scudetto giovanile. Oggi è andata diversamente, forse anche perché la casella delle docce fredde è già stata barrata con la magra figura in Supercoppa. L’esordio in campionato non ha avuto colpi di scena: vittoria comoda contro Padova per 46-18 e primi due punti in classifica. Due squadre di diverso peso, soprattutto di esperienza differente, con i patavini particolarmente giovani (ma talentuosi) e i brianzoli che puntano alla riconferma e i numeri li hanno tutti. Il match è stato gestito completamente dai padroni di casa che già nel primo tempo hanno di fatto chiuso la partita con un 16-3 che di speranze ne dava davvero poche agli avversari. Per non dover trovare sorprese dell’ultimo momento – soprattutto per lasciare spazio alle sperimentazioni e alla rotazione di tutta la panchina – il risultato è stato definitivamente messo al sicuro all’intervallo, con un parziale ancora ampio in favore dei biancoblu (29-10 il tabellone alla sirena). Alla ripresa ancora nulla di ecclatante, solo manuale di amministrazione in modalità automatica e spazio per tutti: 35-14 alla fine del terzo quarto e l’ultimo parzialino Unipol di 11-4 per portare tutti negli spogliatoi. “Queste partite ci servono per testare i nuovi quintetti e per inserire i giocatori in ruoli inediti – ha spiegato coach Giovanni Cantamessa -: vogliamo che Luca Cantamessa e Andrea Liverani portino palla, per dare il cambio ad Ale Nava che invece vogliamo avere in area e non più solo come play. L’unica incognita di queste partite, per come siamo fatti, è il calo di tensione per la mancanza di adrenalina. Il rischio è di abbassare troppo le difese, giocare male e sprecare le occasioni per migliorare. Oggi non è successo, quindi mi ritengo soddisfatto”. Unipol Briantea84: Nava 16, Crespi 14, Scopelliti 2, Cantamessa 10, Forte 0, Pangallo 2, Rosa 2, Liverani 2.