Un incontro speciale quello vissuto oggi dai bambini della scuola primaria “Gianni Rodari” di Olginate (Lecco). Nell’ambito del progetto “Io tifo positivo”, promosso da Comunità Nuova Onlus e dalla Fondazione Candido Cannavò, il testimonial della giornata conclusiva è stato Filippo Carossino, giocatore della UnipolSai e della nazionale italiana. Al termine di una mattina di giochi, per scoprire i valori della collaborazione, della sportività e dell’impegno, 3 classi di quinta elementare, insieme ai compagni più piccoli sugli spalti, hanno potuto conoscere da vicino il 21enne genovese, arrivato pochi mesi fa in Brianza nella squadra dei Campioni d’Italia. Tante domande, per scoprire l’esperienza sportiva e personale di Filippo, che non si è sottratto a nessuna curiosità: “Sono molto felice e onorato di essere qui oggi – ha ammesso il pivot azzurro -, è importante ribadire il messaggio che lo sport deve far vivere a tutti, giocatori e spettatori, i valori più belli e positivi della vita. Lo sport è innanzitutto divertimento, perché l’impegno e la fatica non sarebbero mai sufficienti senza la passione che permette di superare ogni ostacolo. “Da piccolo odiavo la pallacanestro – ha raccontato Filippo – perché giocavo a pallanuoto e mi piaceva tutto ciò che aveva a che fare con il gol. Dopo l’incidente a 14 anni, ho scoperto il basket: all’inizio non volevo proprio salire sulla carrozzina, avevo un rifiuto. Poi ho scoperto che questo sport era esattamente quello di cui avevo bisogno per sentirmi felice. Le soddisfazioni che si ricevono cercando di raggiungere i propri obiettivi, nello sport come nella vita, sono impagabili”. “Vi aspettiamo a braccia aperte a Seveso per la nostra partita (i ragazzi, con insegnanti e famiglie, saranno presenti sabato sera al match UnipolSai-Montello, ndr) – ha rilanciato Carossino – perché vi accorgerete che solo per i primi minuti noterete la carrozzina, poi vi appassionerete al gioco, scoprirete che oltre a me ci sono tanti grandi campioni e vivrete una bellissima serata. Il nostro palazzetto, infatti, è ormai famoso per l’atmosfera di festa che si respira, con tanti bambini sugli spalti a dimostrare che questo è lo sport vero, quello che ti lascia sensazioni positive e che ti fa andare a casa contento, arricchito”. Il progetto “IO Tifo Positivo”, che nel corso dell’anno incontra circa 100 classi in tutta la Lombardia, persegue i seguenti obiettivi: Favorire la formazione nei bambini e nei ragazzi di una mentalità sportiva positiva; far comprendere le origini, i significati e le ragioni di alcuni atteggiamenti sociali legati allo sport e al tifo; educare al rispetto reciproco e alla tolleranza; proporre i valori dello sport come principi ispiratori delle relazioni umane; Ridimensionare il fenomeno “tifo” ai soli luoghi e tempi dello sport.