Dopo tante parole, dopo una Supercoppa italiana rimbalzata fuori dal canestro e dopo tanta attesa, il Campionato italiano di serie A sta per partire. Sabato 25 ottobre è il D Day. Tutte le 12 squadre iscritte alla massima serie, divise in due gironi, scenderanno in campo per la corsa allo scudetto. La nuova formula – che prevede una prima fase a sei e una seconda a eliminazione, preliminare ai play-off – troverà quindi applicazione sul campo, verificando la sua bontà o meno. Altro elemento di novità, già presente nella sfida di Supercoppa, è la presenza obbligatoria di due italiani nel quintetto. Obbligo che decade nelle competizioni europee. La UnipolSai veste i panni di chi difende il titolo, che è di solito la parte più difficile. Oneri e onori. Ma prima di tutto, i campioni d’Italia dovranno archiviare frettolosamente la bruciante delusione di quel trofeo lasciato domenica a San Marino nelle mani del Santa Lucia Roma. La testa ora è già proiettata su Varese, dove sabato (ore 18.00, palazzetto di via Gasparotto 10 a Malnate) andrà in scena il primo derby della stagione. Come i cugini dell’Acqua Vitasnella Pallacanestro Cantù, anche gli uomini di Malik Abes battezzeranno l’avvio di campionato con lo scontro più atteso, quello con l’Openjobmetis. Sperando che l’epilogo non sia lo stesso… È una sfida dalle infinite sfaccettature: una miriade di ex – dall’azzurro Nicola Damiano, fino ad arrivare alla panchina occupata da Daniele Riva, passando per il pupillo svedese Joakim Lindblom, Jacopo Geninazzi e Francesco Roncari – e una rivalità che non è necessario spiegare a chi respira aria di pallacanestro. I biancorossi hanno conquistato la Serie A dopo 20 anni di assenza, strappando l’ultimo posto disponibile al termine del campionato di A2, oggi eliminato. L’approdo nella Seria A unificata ha comportato un rafforzamento dell’organico a disposizione di coach Riva: già in organico lo svedese Joakim Blomqvist e a novembre - ma non in tempo per il debutto contro la UnipolSai – è atteso anche il coreano Kim, lungo di Santo Stefano Marche con molti centimetri e punti nelle mani. Reduce dal quadrangolare amichevole di Bergamo nello scorso weekend, l’Openjobmetis ha chiuso con tre vittorie e una sconfitta di misura proprio nella finale contro Padova altra avversaria del Girone A. “Affrontiamo questo campionato con la massima umiltà – ha affermato Malik Abes – perché non sappiamo esattamente con chi ci troveremo a lottare per il titolo finale, fatta salva la presenza del Santa Lucia Roma. Questo nuovo torneo ha sicuramente rimescolato le carte, costretto le squadre a rinforzarsi, quindi occorre la massima cautela. Ci danno per favoriti, ma questo non rientra nella nostra mentalità: siamo abituati a combattere e a vincere sul campo, non a parole. Certo, sappiamo di avere una grossa responsabilità cucita sulle nostre maglie: c’è uno scudetto tricolore che ci ricorda ogni giorno chi siamo e a cosa dobbiamo puntare”.