È fallito per un soffio il colpaccio della Rolafer Briantea84 alla finale regionale Csi di Boario Terme in programma l’8-9 giugno scorsi: entrambe le formazioni, dopo aver conquistato l’accesso alla sfida clou per il 1°-2° posto nelle fasce A e B, hanno mancato l’impresa della doppietta color oro. I ragazzi di mister Giorgio Pagani si accontentano, se così si può dire, del titolo di vice-campione lombardo che, per la Rolafer-A, vale anche l’accesso alla fase nazionale di Lignano Sabbiadoro dal 23 al 26 giugno (non prevista invece per il girone B). Per la formazione A è subito esordio vincente, sabato 9 giugno: la prima partita (un solo tempo da 15 minuti) ha visto i canturini dominare per 4-0 contro i Fuorigioco. Da sottolineare la prestazione di Andrea Daniele, in campo full-time nel ruolo di centrale a sostituire l’infortunato Mauro Noli, costretto ai box a causa della frattura alla clavicola rimediata ai nazionali Fisdir in Sicilia a fine maggio. Il match successivo ha visto la Rolafer in campo contro i Bomber: nuovo avversario ma stesso copione, sono ancora i canturini a mettere la sigla sull’incontro con un perentorio 7-1. È arrivata nella sfida cruciale la scivolata Briantea84: nulla ha potuto la formazione-A contro la furia dei Fuorigioco che, dopo il ko rimediato all’esordio, si sono ripresi la loro rivincita aggiudicandosi grazie al 7-4 finale il titolo di campione regionale Csi. Per i ragazzi di mister Pagani la piazza d’onore vale comunque l’accesso alle finali nazionali di Lignano Sabbiadoro, buona occasione per riscattarsi e, perché no, lasciare il segno. “La sconfitta contro i Fuorigioco – ha commentato Pagani – è arrivata più per merito loro che per mancanze nostre. Noi abbiamo giocato come sappiamo, loro hanno decisamente fatto la partita della vita. Il loro attaccante migliore è riuscito più volte a saltarci in 1 contro 1, praticamente ogni suo tiro si è tramutato in goal. Inoltre, hanno difeso benissimo riuscendo a ripartire da ogni nostro errore. Dal punto di vista educativo la sconfitta insegna molto: non dico che siano entrati in campo con l’idea di aver già vinto, hanno comunque giocato abbastanza bene, ma credo sia una lezione importante. Servirà per il futuro, mai essere troppo convinti di avere la vittoria in pugno”. Qualche difficoltà in più per la Rolafer-B che, già al primo incontro, ha assaporato il sapore amaro della sconfitta: a mettere la firma sul match d’esordio, con il risultato di 2-0, sono stati gli Audaci. “Le reti avversarie – ha continuato Pagani – sono arrivate da due rimesse laterali. Il nostro portiere, Emanuele Arnaboldi, non sapendo che il goal segnato in questo modo non sarebbe stato valido, in entrambi casi ha deviato la palla convalidando di fatto le reti. Emanuele non era a conoscenza di questa regola, normalmente in questo livello si chiede ai ragazzi di non tirare in rete dalla rimessa laterale, per lui è un errore che può starci. Un po’ sottotono, invece, Bruno Pettè e Pietro Modafferi, loro avrebbero dovuto creare il gioco”. La vittoria nella seconda partita giocata contro i Warriors, ha consegnato alla Rolafer-B il pass per la finalissima: un piccolo riscatto per Pettè due volte a segno su suggerimento di Modafferi. A contendersi con i canturini il titolo di campione regionale sono stati gli Audaci: il 3 pari a termine dei minuti regolamentari ha lasciato ai calci di rigore l’onere del responso finale. Non sono bastate la realizzazione di Modafferi e la parata di Arnaboldi ad incoronare la Rolafer-B: ad aggiudicarsi la fascia di campione sono stati infatti gli Audaci, capaci di imporsi per 3-1. “Ciò che di questa partita dobbiamo sottolineare è sicuramente il goal di Marco Stoppa su punizione, questo ragazzo sta facendo notevoli progressi, siamo contentissimi. Per il resto, la seconda posizione è comunque un grande risultato. Si poteva fare di più, questo è certo, ma non ci lamentiamo. Per la fascia B il campionato Csi si conclude qui, non essendo prevista fase nazionale. Per la Rolafer-A, invece, l’avventura continua: ci alleneremo duramente in queste due settimane per arrivare a Lignano con la carica e la forma giuste”. Chiara Zucchi