Di fronte a questa Unipol nessuno avrebbe potuto resistere. Anche Porto Torres si è fatta male. Nello scontro diretto valido per il quarto posto in classifica, giocato sabato 3 marzo al palasport di Seveso, i lombardi allenati da Malik Abes hanno fatto la voce grossa asfaltando i sardi per 70-41. Il quintetto di casa ha sempre dominato, impedendo a Raimondi e compagni di entrare in partita. Tra i brianzoli, impeccabile la prestazione del giovanissimo Joakim Lindblom (19 anni), autore di 20 punti (71,4% da 2), 4 assist e 6 rimbalzi. “Abbiamo giocato la partita perfetta – ha commentato un Abes comprensibilmente entusiasta a fine match -, abbiamo dimostrato di avere un forte carattere, senza mai mollare per tutti i 40 minuti. Oggi abbiamo visto una squadra che gioca non solo con la tecnica ma anche col cuore. Sono orgoglioso di tutti i miei ragazzi. Ognuno ha dato il suo contributo, ci sono stati minuti per tutti e questo significa che il gruppo c’è. Era molto importante per noi questa partita perché significa tenere aperta la porta dei play-off. Dobbiamo continuare così”. Con la vittoria su Porto Torres, infatti, la Unipol ha di fatto conquistato il quarto posto della classifica, lasciandosi alle spalle sia i diretti rivali isolani che Giulianova, uscita perdente dal match contro il Santa Lucia. Davanti, in una guerra fredda ormai dichiarata, ci sono sempre le due romane e Sassari. L’unico vantaggio di Porto Torres risale al secondo minuto del primo quarto: 4-6. Da questo momento in poi il collettivo sardo non metterà mai più avanti la testa, anzi sarà condannato a una rincorsa su scale mobili al contrario. La spinta maggiore da parte dei cinque leoni biancoblu arriva nel secondo periodo, quando con Pedretti in campo la Unipol vola in una progressione sempre più irrefrenabile: il +11 siglato dal numero 20 brianzolo diventa velocemente un +13 (24-11) e, con Smurr in grandissima forma (18 punti, 6 assist e 7 rimbalzi), esplode in un maestoso +16 (29-13). Raimondi ci prova a mettere le pezze, facendo ricorso al suo proverbiale tiro dall’arco, ma le sue due bombe non bastano a dare la carica ai suoi, che vanno negli spogliatoi sul 33-19. Alla ripresa Porto Torres non riesce neppure ad alzare la testa: i sardi vengono letteralmente schiacciati nella loro metà campo, costretti a infrazioni di tempo e innervositi dalle numerose palle perse (sono 23 a fine gara sul tabellino di Porto Torres). La Unipol giganteggia: con un break di 12-0 si porta sul 47-23 e poi, in chiusura di quarto, segna il vantaggio massimo fino a quel momento: 51-25. Ultimo periodo di severa amministrazione: la Unipol non ha concesso nulla agli avversari, pur ruotando la panchina e mettendo in campo i giovanissimi Sala, Molteni, Scopelliti e Crespi. Ormai non ce n’è più per nessuno: Porto Torres cerca solo di portarsi fuori da questa serata nera, mentre i lombardi arrivano anche a sfiorare il +30 (66-38 al 38’). La battaglia è stata dura, la Unipol di gode l’applauso del suo numerosissimo pubblico, per sognare insieme una stagione più lunga di quella regolare. Parziali: 1Q 14-9 2Q 19-10 3Q 16-6 4Q 21-16 Tabellini: Lindblom 20, Geninazzi 6, Damiano 4, Molteni 4, crespi 0, Santorelli 2, Sala 0, Scopelliti 0, Pedretti 10, Gugliotta 6, Smurr 18.