A margine di gara uno finale Scudetto (UnipolSai-Amicacci Abruzzo 67-70), parola a coach Marco Tomba, Filippo Carossino, Driss Saaid e Giulio Maria Papi
“Gara uno è andata, sapevamo sarebbe stata una partita difficile - ha commentato coach Marco Tomba -. Già in Coppa Italia la sfida era stata punto a punto dove siamo riusciti a risalire. Siamo andati sotto di sette, abbiamo rincorso per tutta la partita, per poi pareggiarla e ribaltarla. Con le bombe di Berdun e delle difficoltà a difendere abbiamo preso troppo scarto negli ultimi secondi e non siamo riusciti a portarla a casa. Sono mancati i dettagli sui quali andremo a lavorare da lunedì. Studieremo questa partita e dovremo andare in Abruzzo a giocare quaranta minuti fino alla fine per portare la sfida a gara tre domenica”.
“È stata una partita tosta, abbiamo avuto dei cali e in partite come queste si pagano - ha continuato Filippo Carossino -. Non è finita, abbiamo ancora due partite da poter giocare per avere la possibilità di ribaltarla. Dovremo lavorare per migliorare quello che non è andato in gara uno”.
“Gara tosta, le due migliori del campionato - ha aggiunto Driss Saaid -. Ci aspettavamo una partita di questo livello. Il PalaMeda è stato fantastico, incredibile: è sempre un piacere giocarci. Chiediamo scusa ai tifosi se non abbiamo regalato la vittoria, ci rifaremo più avanti. Ci aspettano ancora due finali, io credo in questo gruppo e lavoreremo tutta la settimana per farcela”.
“È stato bello vedere un PalaMeda così pieno, ci spiace per i tifosi, ma questa è pur sempre una finale scudetto - ha concluso Giulio Maria Papi -. L’Amicacci ha trovato il bandolo della matassa in alcuni momenti, hanno giocato un basket buono. Ora testa a lunedì, c’è sempre una prossima gara e ora vogliamo andare a Giulianova per dire la nostra. Partita intensa, tesa fino all’ultimo e questa volta è andata così. Abbiamo alzato la testa, abbiamo visto il risultato e ora con consapevolezza ci prepariamo al massimo”.