A margine della vittoria contro S. Stefano (73-56) in cui la UnipolSai Briantea84 Cantù si è laureata Campione d’Italia per l’ottava volta della sua storia, parola ad alcuni dei protagonisti del match.
Coach Daniele Riva - “Dico bravi ai ragazzi e alla società, dietro le quinte c’è stato un grandissimo lavoro di tutti. La prima partita della serie l’hanno vinta loro, ma siamo sati bravi a rimetterci al lavoro insieme e da squadra portando a casa questo campionato. Si riparte da qui, per quello che vorrà essere la UnipolSai nel futuro, un grande club sia in Italia che in Europa”.
Jacopo Geninazzi - “Abbiamo portato a casa questo Scudetto tutti assieme. È stato un anno difficile, la situazione la conoscevamo, ma il risultato che abbiamo ottenuto è di tutti, un grazie ai miei compagni e alla società. Dedico questa vittoria a noi, è stato un anno difficile. Dopo gara uno siamo riusciti a dimostrare chi siamo ed è un trionfo tutto nostro”.
Filippo Carossino - “Questo è stato lo Scudetto più difficile, più desiderato e più voluto. Siamo ripartiti con la voglia di lavorare per arrivare pronti oggi. Purtroppo, la prima gara non è andata bene, ma siamo stati bravi a continuare a lavorare e a non abbatterci. Siamo riusciti a dimostrare il nostro valore, portando in parità la sfida e poi a vincere lo Scudetto. Siamo contenti di averlo conquistato: lo dedico a tutti noi, ai miei compagni, alla società, alla mia famiglia e alla mia ragazza. Un grazie a tutti quanti, è un momento fantastico”.
Francesco Santorelli - “Questo Scudetto lo dedico alla mia famiglia e a tutte le persone che ci seguono, a questa grande società che ci ha permesso e ci ha portato a vincere questo trofeo. La stagione è stata molto particolare, ci sono stati alti e bassi, ma siamo riusciti a costruire una squadra e a far crescere i giovani. È andata bene, ora staccheremo un po’ la testa per festeggiare questo obiettivo e poi riprenderemo subito per lavorare e continuare a inseguire i nostri obiettivi”.
Lorenzo Bassoli - “Questo Scudetto è stupendo, non solo perché è il primo che ho vinto, ma perché durante la stagione ho avuto paura che si potesse interrompere tutto da un momento all’altro. Sono riuscito a finire la prima stagione in Serie A e si è conclusa nei migliori dei modi, oggi c’è da essere solo felici”.