“Non bisogna mai entrare in campo già sconfitti”. È con questo monito che Malik Abes dà la carica ai suoi che sabato 12 novembre riceveranno la visita della Lottomatica Elecom Roma, eterna finalista scudetto insieme ai cugini del S. Lucia e quindi, di fatto, seconda squadre più forte d’Italia da parecchi anni. Si preannuncia un bel match, anche solo guardando la passerella di stelle della pallacanestro in carrozzina che calcheranno i legni del palasport di Seveso (palla a due alle ore 20.30, ingresso libero). Tra le fila romane militano infatti alcuni tra i più forti giocatori del panorama mondiale: di ritorno dall’Australia dove erano impegnati con la nazionale i due lunghi Brad Ness (ex canturino dieci anni fa) e Justin Eveson (25 punti e 11 rimbalzi di media dall’inizio del campionato, leader della classifica di rendimento), insieme alla guardia Michale Hartnett. A questo tridente d’oro si aggiunge il play della nazionale italiana Moukhariq Amine per completare un quintetto che nei centimetri sotto canestro e nelle percentuali merita pienamente la fama che lo precede. Dopo una settimana di allenamento a ranghi ridotti per via del torneo “Road to London 2012” che ha visto la nazionale italiana impegnata ad Ostia insieme ai campioni d’Europa della Gran Bretagna, a Turchia e Spagna, il match di sabato riporterà i riflettori sul campionato italiano: senza gli azzurri Molteni e Damiano, la Unipol ha cercato di mettere a punto le sue armi di difesa contro l’assedio capitolino. La comparazione tra i due roster – in termini di peso, esperienza, numeri – dà un esito scontato ma spesso il campo di Seveso è risultato più pesante del previsto. “Sappiamo benissimo che la Lottomatica è una delle due squadre più forti del nostro campionato – ha confermato Abes -, ci sono i due più forti pivot del mondo e molti altri elementi di primissimo piano. Vengono da noi per difendere il primato in classifica e quindi non ci aspettiamo trattamenti di favore. Da parte nostra faremo come sempre tutto il possibile: Roma è una squadra molto alta e fisica, noi dovremo saper difendere bene e sbagliare poco. Ci batteremo fino agli ultimi secondi”.