Brian Bell diventa un cittadino di Seveso. Al suo terzo anno in Italia, dopo aver vinto nell’estate la medaglia d’oro ai Giochi Panamericani di Toronto con la nazionale stelle e strisce, Bell ha fissato la sua residenza a Seveso, precisamente a Baruccana, a poche centinaia di metri dal Palasport di via Gramsci dove gioca con la sua UnipolSai. Lunedì ha sbrigato tutte le formalità all’Anagrafe comunale e giovedì è stato ricevuto all’ufficio Ecologia per una breve lezione in inglese sulla raccolta differenziata, occasione anche per conoscere il Bosco delle Querce e la sua storia. A dare il benvenuto al numero 9 della UnipolSai, accompagnato dalla moglie Diane e dalle figlie Kaylan e Lia, sono stati Raffaella Mariani e Massimiliano Fratter, che hanno consegnato alla famiglia statunitense – oltre ai sacchetti e ai bidoni per la raccolta – anche una mappa dei parchi della Lombardia e un libro sulla storia del parco naturale sevesino. Una famiglia sempre più italiana quella dei Bell, dopo che l’anno scorso, precisamente il 26 dicembre, hanno deciso di far nascere all’ospedale di Carate Brianza la loro secondogenita Lia Faith. Mentre da pochi giorni Kaylan, 3 anni e tutta pepe, ha iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia Beata Vergine Immacolata di Baruccana, nella classe del palloncino rosa. Un inserimento graduale, come tutti i bambini, reso un po’ più complesso dalla barriera linguistica, facilmente superata grazie all’entusiasmo della sua maestra Silvia e della direttrice Monica Saccenti. “Conosciamo già bene Seveso perché qui si svolge gran parte della mia vita sportiva – ha affermato Brian, 26enne dell’Alabama -, ora è tutto molto più comodo. Riusciamo a fare quasi tutto a piedi, come portare le bambine al parco giochi dell’oratorio o accompagnare Kaylan all’asilo. La storia del Bosco delle Querce è davvero molto interessante, non la conoscevamo, leggeremo sicuramente il libro che ci è stato regalato per saperne di più. Adesso ci dovremo anche allenare per la raccolta differenziata: abbiamo appeso le istruzioni in cucina, così non sbagliamo. Sicuramente è un modo per incoraggiare i cittadini a stare attenti, a ridurre gli sprechi, a diventare rispettosi dell’ambiente”.