Portare di persona il loro invito agli alunni della scuola media di Alzate Brianza: lo hanno fatto gli atleti del settore calcio di Briantea84, che giovedì 7 aprile sono stati ospiti di ragazzi e insegnanti dell’istituto secondario "L.V. Rufo". I portacolori della Rolafer hanno caldeggiato per una partecipazione dei giovani studenti alla fase interregionale del campionato italiano di calcio a 5 che si terrà il prossimo sabato 16 aprile a partire dalle 10.30 proprio nel palazzetto dello sport del paese comasco. Una rappresentanza composta Calogero Marchese, Diego Cecilia e Angelo Rinarelli, guidati dal vice-presidente onorario della società canturina Luca Colombo, ha presentato quale sarà lo svolgimento della giornata, che avrà tra l'altro in programma una partita dimostrativa in cui si sfideranno la formazione di livello avanzato di Briantea84 contro una selezione di alunni della scuola (con inizio alle ore 14.30 circa). Davanti ai 150 ragazzi presenti, i 3 atleti e il loro allenatore Giorgio Pagani hanno inoltre vestito i panni di ambasciatori della società, introducendo e commentando il video promozionale fatto visionare agli alunni per mostrare loro tutti i settori sportivi in cui Briantea opera , con l'intento di sensibilizzarli nei confronti dello sport disabile. I testimoni hanno raccontato, inoltre, la loro esperienza personale di calciatori, ponendo in luce gioie e dolori che accompagnano la loro vita di atleti e mettendo in particolare risalto i molti progressi che hanno ottenuto a livello di autonomia e di relazioni, facendo parte di una squadra che affronta competizioni anche di livello internazionale. Un'ottima occasione per cercare di abbattere le barriere e i pregiudizi che molto spesso accompagnano gli adolescenti nei confronti di chi è diverso da loro, sia per capacità fisiche che intellettive e cercare di avvicinare sempre di più i giovani al mondo dello sport paraolimpico. Sport come veicolo di inclusione sociale e promotore di crescita personale, come ha spiegato il Luca Colombo, affermando che "la disabilità è negli occhi di chi guarda e la parola handicappato si riferisce a chi la pronuncia e non al disabile" ed esortando quindi i ragazzi ad abolire tale parola nei confronti di chi è semplicemente diverso ma con pari dignità. Una mattinata dunque insolita per i giovani alunni che si sono dimostrati molto interessati e partecipativi, intervenendo anche con diverse domande di curiosità nei confronti di un mondo che sarà apparso nuovo ai più, con l'augurio che l'intervento degli atleti e il filmato sia servito almeno un pochino a guardare un coetaneo disabile con occhi diversi e vedere in lui un atleta oltre che un uomo.