Livigno è pronta ad ospitare il primo dei due camp nel nome di Candido Cannavò. Per il quarto anno consecutivo, la cittadina valtellinese è sede del Candido Junior Camp, un progetto voluto da Briantea84 e dalla Fondazione Candido Cannavò. Al secondo anno, invece, la partecipazione degli atleti con disabilità intellettivo relazionale. L’idea è nata nel 2017, con una sperimentazione che ha trovato subito conferma nell’edizione successiva e i dati sono sorprendenti.
Il progetto ha riscontrato un grande successo in termini di iscrizioni, un passaparola frutto dell’esperienza vissuta dai primi atleti nella scorsa estate. Ben 12 ragazzi sono pronti a vivere 5 giorni all’insegna dello sport e di altre attività che si potranno svolgere in un luogo suggestivo come quello di Livigno.
A livello logistico, la sede di allenamento sarà la palestra del Centro Sportivo Santa Maria grazie alla concessione dell’Amministrazione comunale di Livigno.
Non solo pallacanestro in questa edizione del Candido Junior Camp. Infatti, nei prossimi giorni i ragazzi avranno la possibilità di passare un po’ di tempo all’Aquagranda grazie alla collaborazione con l’Azienda di promozione e sviluppo turistico di Livigno. Inoltre, sono state rinnovate le partnership con lo Sporting Club di Livigno e il suo progetto Multisport. Passeggiate nei rifugi e momenti di convivialità faranno da cornice al resto della settimana.
Il Candido Junior Camp è nato dall’idea di creare un campus estivo per avvicinare i giovani alla pallacanestro, offrendo un’opportunità di confronto e gioco, oltre che di reale allenamento su fondamentali di questo sport. Dopo il successo delle edizioni passate, il Candido Junior Camp è pronto per offrire a tutti una nuova opportunità per creare amicizie e per crescere assieme. Discorso valido sia per i ragazzi iscritti che per i componenti dello staff presenti sul campo.
Elena Colombo, responsabile della pallacanestro Dir della società Briantea84, ha commentato: “Sono molto contenta perché hanno aderito tanti ragazzi, considerando che l’anno scorso abbiamo iniziato con 5 e quest’anno il numero l’abbiamo più che raddoppiato. Sarà per loro un’esperienza bellissima, indipendentemente dal profilo tecnico e, quindi, dell’allenamento di basket, ma proprio per la condivisione e lo stare con i compagni, l’essere indipendenti e stare insieme più giorni lontano dalle famiglie. Siamo poi in un posto fantastico come Livigno, città che offre tante opportunità. Oltre alla pallacanestro faremo sicuramente altre attività come piscina o camminate nei rifugi. Sono soddisfatta e spero che questa esperienza possa servire a tutti per crescere sotto qualsiasi profilo”.