In un campionato in cui – si è già detto più volte – ogni partita ha il peso di una finale, il match di domenica tra Unipol e Porto Torres ha anche tutti gli ingredienti per diventare un avvincente thriller. Almeno nei giorni che precedono il fischio d’inizio (alle 20.30). Tanti gli elementi di suspense, uniti alle concomitanze di un calendario rimaneggiato, che per ora ha lasciato a riposo i sardi (rinviato anche il derby isolano di settimana scorsa) ma ora prevede un doppio impegno continentale per Raimondi e compagni, in campo a Giulianova e poi in Brianza nell’arco di soli due giorni. Il fattore stanchezza potrebbe essere una delle variabili in gioco, ma non è la sola. Sul piatto della bilancia pesa anche l’incognita della panchina di Porto Torres: dopo l’addio di Matteo Feriani a fine novembre – proprio dopo la sconfitta interna subita dal quintetto di coach Abes – la squadra non ha ufficializzato nessuna nomina, anche se qualcuno ipotizza il ritorno di Alessandro Rais, già predecessore di Clifford Fisher nella passata stagione. Massimo riserbo anche sul mercato di gennaio che, stando ai bene informati, potrebbe aver riportato in Sardegna il pivot spagnolo Enrique Sanz Seisdedos. Tutte supposizioni che troveranno fondamento solo questo weekend quando la squadra farà il suo ingresso sul parquet di Seveso. Alla Unipol il fantabasket interessa ben poco. Dalla sua ha numeri e certezze da conquistare. Una vittoria contro Porto Torres – che in trasferta quest’anno non è mai riuscita ad andare a punto – potrebbe significare per la truppa lombarda una serissima ipoteca sul posto ai Play-off scudetto. Gli unici che al momento potrebbero insidiare la quarta piazza dei biancoblu, infatti, sono proprio gli ospiti di questo eccezionale “sunday evening game”. “Non sappiamo che squadra arriverà ma poco ci importa – ha affermato serafico coach Abes – perché per noi è fondamentale vincere, e più ancora riuscire a imporre il nostro gioco come abbiamo fatto all’andata. Fare calcoli ha poco senso perché Porto Torres è ferma da molto tempo ma nel giro di 24 ore giocherà due partite, quindi tutto è relativo. Noi arriviamo dalla sconfitta di S. Stefano che però non ha fatto male al nostro morale. Va considerata come una prova di valore: abbiamo dimostrato di essere al livello dei migliori club della serie A. La stagione, però, è ancora molto lunga e gli obiettivi clou devono ancora arrivare tutti, dalla Coppa Italia all’Eurocup”.