Un'occasione per vivere da vicino l'ambiente della Formula Uno, con i meccanici che iniziano a mettere mano alle monoposto, immersi nell’atmosfera già febbricitante dei paddock dell'Autodromo Nazionale di Monza. Alcuni giocatori della squadra Bios della Briantea84 hanno respirato da vicino l’aria del Gran Premio d’Italia in una visita speciale organizzata giovedì 9 settembre dall’Assessorato allo Sport della Regione Lombardia. È stata proprio l'assessore regionale Monica Rizzi ad accogliere i giovani cestisti, insieme a un altro centinaio di atleti provenienti da società sportive lombarde, nello spazio Regione Lombardia allestito a ridosso dell'area centrale della pista, e ad accompagnarli nel giro lungo la corsia dei box. Al termine del tour, ragazzi hanno incontrato due membri della squadra Ferrari, l’ingegnere di pista di Felipe Massa e un responsabile marketing della Ferrari, ai quali hanno potuto porre tutte le domande e le curiosità relative a questo affascinante mondo. Insieme a loro Pierangelo Santelli, presidente regionale del Comitato italiano paralimpico. La delegazione canturina, format da 5 giocatori della squadra Aurora Ugf di pallacanestro bios e 2 assistenti, ha potuto visitare i box, osservando i meccanici al lavoro e vedendo anche da vicino piloti del calibro di Schumacher, Hamilton e Button. “E’ stata un’esperienza molto bella – ha commentato Stefano Colombo, uno degli assistenti della squadra – i ragazzi erano affascinati e rapiti dalle auto e da tutto l’ambiente. Alcuni si perdevano nei box, per guardare tutte le operazioni di preparazione delle monoposto. Sicuramente da ripetere, anche l’Assessore ha confermato che l’anno prossimo ci inviterà nuovamente”. "Questi ragazzi - ha confermato Rizzi - li vedo spesso e volentieri in occasioni sportive diverse: il loro entusiasmo è grande per la passione che hanno per lo sport e l'interesse e la curiosità che dimostrano. Sono numerose ormai le iniziative realizzate negli ultimi quattro mesi con i ragazzi diversamente abili e questa è solo la più recente. Continueremo a lavorare con loro, cercando nuove occasioni di incontro e coinvolgimento”.