La decisione arriva direttamente dalla Fipic - Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina -: tutti i campionati (Serie A, Serie B e Giovanile) della stagione 2019-2020 sono stati annullati.
Ecco il messaggio del presidente Fernando Zappile:
“E’ con grande rammarico ma altrettanta consapevolezza del durissimo momento che il Paese sta attraversando che comunico la decisione di annullare tutti i campionati di pallacanestro in carrozzina per la stagione sportiva 2019/2020. Confortato dal parere unanime del Consiglio federale, ritengo doveroso dare un forte segnale di responsabilità, riconoscendo come assoluta priorità la salvaguardia della salute di ogni componente del nostro movimento e delle rispettive famiglie. In questi giorni abbiamo dato più disposizioni, conformandoci ogni volta alla pubblicazione di nuovi decreti del presidente del Consiglio dei Ministri, sempre nella speranza di poter ripartire in tutta sicurezza prima possibile; ma ora ritengo che per le nostre società sia diventato impossibile sostenere i costi di un campionato che si prolunghi fino ai mesi di giugno o luglio e le spese per trattenere gli atleti fuori sede fino ad allora. Mai scelta fu più difficile, ma come ho già fatto in Europa, una decisione va presa, inutili altri rinvii. Ringrazio tutti i miei amici del consiglio federale, il segretario generale, tutti i nostri dipendenti e tutti voi cari amici presidenti, atleti, tecnici, arbitri, classificatori, dirigenti e membri dello staff. La famiglia del basket paralimpico non alzerà trofei a maggio ma certamente vincerà la sfida più importante. Ognuno di noi ora è chiamato ad una prova di grande maturità, e il nostro mondo vuole essere da esempio. Tutto il resto, oggi, viene dopo. Torneremo presto a sfidarci, a sudare, a gioire e soffrire sui campi da gioco. Torneremo presto a fare quello che più di tutto amiamo. Ma per farlo, adesso dobbiamo fermarci, tutti insieme”.
“È una situazione particolare, difficile, ma reale - ha commentato Alfredo Marson, presidente di Briantea84 -. La salute degli atleti, dello staff e di tutto quello che gravita attorno al movimento è importante, da preservare. Resta tanto rammarico perché non potremo concludere la nostra annata sportiva, ma dobbiamo ripartire da qui: più forti. In questa stagione non sono mancate le sfide, innumerevoli, che hanno caratterizzato mesi di rivoluzione. Siamo chiamati a un altro passo, il più duro, il più inaspettato, ma rispettiamo la scelta che è stata presa con la consapevolezza e l’augurio di uscire da questa situazione il più presto possibile”.