Ago e filo sono già pronti: la Rolafer Briantea84 è Campione d’Italia di calcio a 5 per il livello Avanzato. Lo scudetto tricolore sarà presto cucito sulle maglie dei canturini che a Pescara nel weekend del 14-15 maggio sono saliti sul gradino più alto, affermandosi come i leader del Campionato nazionale di calcio Fisdir (Federazione italiana sport disabilità intellettivo relazionale). Preparati, concentrati, affiatati, in una parola: perfetti. “Siamo all’apice della soddisfazione – ha commentato Giorgio Pagani, mister della formazione tricolore – e devo fare i miei complimenti a tutti i giocatori, hanno davvero dimostrato di poter raggiungere questo obiettivo. Si sono impegnati fino alla fine, ci hanno creduto e hanno eseguito alla perfezione tutti gli schemi che da mesi provavamo in allenamento. Non hanno sbagliato nulla. Adesso naturalmente, con al petto questo scudetto, avremo molte motivazioni per andare a Ginevra e giocarci tutto”. “La gratificazione è dovuta anche ai molti complimenti che abbiamo ricevuto a Pescara – ha aggiunto Ivano Asaro, dirigente del settore calcio di Briantea84 – infatti in molti hanno apprezzato non solo l’elevato contenuto tecnico dei nostri ragazzi, ma anche l’organizzazione dello staff, che devo ringraziare per il grande lavoro fatto, soprattutto per la preparazione meticolosa di ogni gara. Dal momento che alle finali nazionali erano presenti i tecnici azzurri, speriamo di aver portato l’attenzione su alcuni dei giocatori Rolafer davvero meritevoli”. L’avventura della Rolafer a Pescara è iniziata subito in salita, con il match di semifinale contro quelli che sulla carta dovevano essere gli avversari più accreditati per la vittoria del tricolore, l’Anthropos di Civitanova Marche (Macerata). La gara, infatti, si è rivelata fin da subito molto combattuta, con le due formazioni ai ferri corti, impegnate in una lotta serrata e molto equilibrata. La parità è stata infranta solo alla metà del secondo tempo dai marchigiani, andati in vantaggio per 1-0. A questo punto, contro un quintetto completamente asserragliato nella sua metà campo, la Rolafer ha dovuto giocarsi tutte le sue carte, spingendo il più possibile in avanti i suoi uomini. A un minuto dallo scadere, è arrivata la parità con un gol di Denis Pomposelli al termine di una bella azione corale. Il passaggio alla finalissima è affidato a questo punto ai rigori. Grazie a un Eugenio Tripoli invalicabile, la roulette russa finale si è trasformata in una festa per gli uomini di mister Pagani che, con 4 rigori firmati da Pomposelli-Mattana-Di Marco-Mancin a 2, hanno pescato il biglietto vincente. La gara decisiva è stata giocata contro il team Obiettivo Uomo di Napoli, formazione capace di annientare i campioni d’Italia in carica dell’Albano Primavera per approdare alla finale scudetto. Il match si è rivelato, però, molto più accessibile del previsto: annientato il marcatore di punta della squadra campana, la Rolafer ha saputo imporsi con facilità, facendo ruotare tutti gli uomini della panchina: ad aprire le danze è stato Gianni Mancin che, su calcio d’angolo battuto dal capitano Angelo Rinarelli, ha trovato la strada della porta per l’1-0. Da lì è stato subito in discesa: sono arrivati a cascata i gol di Pomposelli, ancora Mancin, Noli, Pomposelli, doppietta di Noli e Di Marco per chiudere definitivamente i conti sull’8-0, per un monologo che è valso il titolo di Campione d’Italia.