Nessuno pensava sarebbe stata una partita facile ma la realtà ha superato anche le previsioni più caute: è finita all’overtime la sfida tra Unipol e S. Stefano Marche, con una vittoria di cuore e determinazione dei brianzoli che – dopo aver testardamente allungato il march con una tripla di Andre Bienek sulla sirena (65-65) – non hanno perso la testa e nei 5’ supplementari hanno messo nella mani di Ian Sagar, top scorer del match (29 punti e 20 rimbalzi), i palloni dell’allungo decisivo per il 77-72 finale. “Sapevamo che S. Stefano sarebbe stata una squadra difficile – ha ammesso il coach della Unipol, Malik Abes – e purtroppo nel primo quarto abbiamo dovuto fare i conti con la pressione data dall’esordio assoluto in campionato. La cosa positiva è che siamo riusciti a non arrenderci: con Damiano e Geninazzi in campo nel secondo quarto abbiamo rimesso ordine nel gioco e trovato sicurezza, poi tutti hanno dato il loro contributo. Abbiamo ancora margini di miglioramento ma era importante iniziare bene”. “E’ stata una bella partita, molto emozionante – ha commentato l’inglese Sagar, che tra i marchigiani ha ritrovato i compagni di nazionale John Hall (22 punti di cui 12 nell’ultimo periodo) e Lee Manning – è più bello vincere così che con grande distacco, ma il gioco è divertente solo se alla fine si vince. Nel primo quarto abbiamo dovuto prendere le misure, era tutto nuovo per molti di noi e anche l’arbitraggio ci ha disorientato, in Italia fischiano con più severità anche i minimi contatti”. I primi 13’ della Unipol sono stati, infatti, qualcosa di ancor peggio di una prova generale. Il quintetto internazionale schierato da Abes (Lindblom, Sagar, Bienek, Moeller, Okon) ha perso quasi subito il controllo del S. Stefano, che in men che non si dica – complici anche le triple di Tanghe e Hall – si è portato sul 23-11 e poi, a inizio secondo quarto, è volato al massimo vantaggio di +16 (12-28). Da questo apparente punto di non ritorno, i brianzoli sono riusciti a risalire: Geninazzi e Damiano, per Lindblom e Moeller, hanno di fatto impresso una svolta alla gara. Con pazienza certosina, sbrigliandosi dalle strette maglie difensive dei marchigiani, i padroni di casa hanno ripreso il controllo e con un parziale di 14-0 a cavallo tra secondo e terzo quarto hanno prima agganciato gli avversari e poi messo la testa avanti (33-30). Qui è ufficialmente iniziata la partita vera, durata per due quarti e mezzo: serrata, fisica, spietata. La Unipol ha provato a scappare via nella terza frazione, con un +7 che l’ha sospinta sul 47-41, ma Macerata non ha deposto le armi. Con il coreano Dongh Yeon (57,1% dal campo) e con il pericoloso Tanghe, S. Stefano si è tenuta sempre in partita senza mollare il colpo. È di John Hall a 2’ dalla fine il canestro del sorpasso (57-59) e la tripla di Manning a 50’’ pareva aver messo una pietra tombale sulle speranze della Unipol. Poi, nell’ultimo tiro a disposizione, Andre Bienek fa l’unica cosa possibile per tenere accesa la luce: cerca la tripla e infila la retina per il 65 pari. L’overtime ha lasciato molta meno suspense: Sagar e compagni non hanno sprecato più niente. S. Stefano non sfrutta le due carte dalla lunetta e di fatto consegna i primi due punti in classifica ai suoi avversari. “Il campionato italiano non è mai facile da approcciare – ha spiegato Jacopo Geninazzi, decisivo nel difendere l’area biancoblu – e giocatori che non hanno mai affrontato, hanno bisogno di trovare il ritmo giusto. S. Stefano si è rivelata una squadra molto competitiva, ma sono convinto che quest’anno il livello generale si sia alzato parecchio, non affronteremo mai partite semplici, dobbiamo essere noi a dare di più”.