In quaranta minuti, gli ultimi di un campionato dominato quasi senza sbavature, la Unipol è inciampata a Torino mancando il salto in serie A2. Una caduta fatale, inaspettata e per questo carica di delusione per una promozione che sembrava a portata di mano e, sulla carta, già fatta. Invece a spiccare il volo verso la serie maggiore sono i rivali del Lloyd Italico Genova, unici in grado di strappare un foglio rosa alla capolista brianzola. La sconfitta per 60-48 contro l’Hb Torino, invece, ha prodotto un immediato ribaltamento al vertice: la Unipol, arrivata all’ultima giornata a parimerito con i liguri ma in vantaggio grazie agli scontri diretti, è stata scavalcata con un colpo di scena dopo una gara che ha concluso in malo modo una stagione da protagonista. Sotto fin dal secondo quarto, i brianzoli sono riusciti a riportarsi sul 36 pari a 15’ dalla sirena. Ma nell’ultimo quarto i torinesi hanno ingranato la marcia alta e hanno chiuso il match spegnendo festeggiamenti che sembravano annunciati. “Abbiamo litigato col canestro – ha ammesso la coach Chiara Ruggieri – e non siamo stati capaci di giocare in maniera corale. Quando ci siamo ritrovati sotto, ognuno ha cercato di risollevare la gara da solo: non è servito a nulla e Torino ha approfittato della nostra confusione offensiva. È stato un dispiacere, perché questa squadra ha dimostrato molto in questa prima stagione in serie B. sono sicura però che tutto serva per crescere”. “Il nostro obiettivo non era certamente quello di salire in A2 – ha confermato il presidente Alfredo Marson – ma offrire al nostro settore giovanile un’esperienza di gioco utile per crescere. Quindi il bilancio di questa stagione è più che positivo: la squadra ha dimostrato di essere già a un livello buono, deve rafforzarsi e imparare a gestire anche partite dure come quelle in cui ci si gioca qualcosa di importante. Le sole vittorie aiutano poco, ora torneremo a lavorare per migliorare ancora di più”.