La UnipolSai si conferma sul podio d’Europa. Un terzo posto che non è consolatorio, ma dimostra il grande merito di una squadra che ha saputo riaffermare la sua presenza tra le big e, ancora una volta, ha accarezzato un sogno chiamato Coppa dei Campioni. La finalina contro i tedeschi del Lahn-Dill, dominata dalla UnipolSai per 72-64, ha visto protagonista una squadra molto consapevole dei propri mezzi e tanto forte mentalmente  da respingere le amarezze delle ultime 24 ore. Una medaglia di bronzo meritata e frutto di un vero lavoro corale, con un faro ancora nell’italo-argentino Adolfo Berdun, a referto con 22 punti e 11 assist. Grazie a questo piazzamento, la UnipolSai sale di livello nel ranking europeo guadagnando la seconda posizione. Un risultato inimmaginabile anche solo 5 anni fa.

“Non nego che sognavo moltissimo questa Coppa dei Campioni – ha ammesso il presidente dei biancoblù Alfredo Marson –, nonostante tutti ci dessero per sfavoriti. Arrivare ad Amburgo è stato già un risultato incredibile ma poi l’appetito viene mangiando e io, si sa, sono il primo a saltare sulla sedia nelle partite che contano. Ho visto ancora una volta quanto siamo vicini alla vittoria finale, questo gruppo ha sorpreso tutti e ha dimostrato di essere cresciuto molto. Ci siamo meritati questa Final Four, forse potevamo ambire a qualcosa di più ma è inutile vivere di rimpianti, bisogna godersi questi momenti ed essere consapevoli di dover migliorare sempre. In una cosa non siamo secondi a nessuno: nella capacità di organizzare grandi eventi e portare centinaia di persone a vedere una partita di basket in carrozzina, come è avvenuto a Seveso nei quarti di finale della Coppa dei Campioni. Anche la federazione europea ci considera tra gli interlocutori più autorevoli per progettare il futuro di questo movimento, di questo ne andiamo molto fieri”.

“Grande prova di tutta la squadra – ha aggiunto il coach della UnipolSai Marco Bergna – anche se non era facile mettere da parte la delusione dopo una partita così dura e una finale vista sfumare proprio all’ultimo momento. Non abbiamo rimpianti, abbiamo dato il massimo e dimostrato a tutti che questa squadra ha tutti i numeri per stare tra le grandi d’Europa. Un grande plauso anche a chi ha preso un volo per venire ad Amburgo per vedere queste partite, anche grazie al supporto e al calore del nostro pubblico abbiamo potuto sentirci meglio dopo la sconfitta. Per loro e per tutti quelli che hanno tifato da casa abbiamo conquistato un importante terzo posto che è una promessa: l’anno prossimo saremo ancora qui”.

Sagar-Bell, prima palla a 2 da avversari. Non va il primo tentativo di Adolfo Berdun, stessa sorte per Brian Bell. Sblocca Filippo Carossino (0-2), aggancia l’americano ex UnipolSai sul 2 pari. Allunga Ahmed Raourahi (2-4) ma il gioco da 3 di Michael Paye mette il Lahn-Dill avanti sul 5-4. Berdun per il +1 Cantù (5-6), scappa Alberto Esteche sul 5-8. Accorcia Bell dalla lunetta (6-8), per poi riportare tutto in parità sull’8 pari. Prova ad allungare il Lahn-Dill (9-8) ma è il doppio centro consecutivo di Berdun a siglare il 9-12 Cantù. Ancora Bell a referto (su fallo di Ian Sagar) per l’11-12, rispondono Esteche e Sagar con l’11-16 a meno di 4’ dalla sirena. Thomas Bohme per il 13-16, capitan Sagar infila il 13-18. Sbaglia Santorelli (dentro su Raourahi), in contropiede è Bell a trovare il canestro del -3 a 40” dalla sirena (15-18). Sagar per il 15-20, ma sullo scadere è la bomba di Bohme a decretare il 18-20 del primo quarto. Ancora tutto da giocare. 

Nel secondo quarto apre Carossino servito da Berdun (18-22), ancora Bell (migliore tra i suoi con 12 punti a referto fino a questo momento) per il 20-22. Dalla lunetta è 2/2 per Sagar (20-24) e Berdun ci prova a scappare via a +6 (20-26). Cambio UnipolSai, fuori Esteche-Carossino-Berdun dentro Papi, Geninazzi e Raourahi: 6’44” da giocare, Paye a referto per il 22-26 Lahn-Dill. Bomba di Esteche per il +7 Briantea (22-29), accorcia Jan Haller sul 24-29. Fallo di Papi su Bohme (26-29), allunga Geninazzi sul 26-31. Sagar per il +7 (26-33), si riavvicinano i tedeschi con Haller (28-33). Scambio tra Sagar e Bohme (30-35) con poco meno di 2’ da giocare, poi il Lahn Dill prova a prendere il controllo del match con un mini-break di 6-2 che porta il match ancora in equilibrio: 2/2 per Bohme dalla lunetta (32-35), Giulio Papi rimette margine al vantaggio biancoblù con la retina del 32-37. Ma il finale è di Nico Dreimuller e Haller che portano i tedeschi a -1 (36-37).

Il terzo quarto vede confermate le intenzioni del Lahn Dill: Paye allo scadere dei primi 24” sigla il sorpasso (38-37), ma Papi risponde subito con il 38-39, rincarato dalla tripla di Berdun (38-42). Bohme per il 40-42, poi ancora Berdun da fuori a fare grossa la voce (40-45). Riaccorciano i tedeschi (42-45), Papi prova a rimettere margine al vantaggio dei suoi con il 42-47. Metà quarto in archivio, con Sagar è ancora +7 UnipolSai (42-49). È Papi a firmare +9 sul 42-51. Ancora Bohme (44-51), la risposta biancoblù porta la firma di Esteche dalla distanza e di Papi – due centri consecutivi dal pitturato – per il 44-58 a 3’ dalla sirena. Berdun per il +16 UnipolSai (44-60), massimo vantaggio fino a questo momento, al termine del pesante break canturino (9-0). Non si ferma la UnipolSai (45-62), risponde Bohme infilando la retina sullo scadere dei 24” (48-62). Terzo periodo stratosferico per gli uomini di coach Marco Bergna, che con un parziale di quarto di 25-12, si mantengono avanti sul 48-62 con 10’ ancora da giocare. 

L’ultimo quarto si apre con Bohme dalla lunetta su fallo di Papi (50-62), risponde Francesco Santorelli per il rinnovato +14 (60-54). Ancora Bohme (51-64) ad aprire un pericoloso break di 5-0 che porta i tedeschi sotto sul 55-64. Riparte la UnipolSai con Carossino e Raourahi (55-68), Hafeli e Bell – spediti in lunetta da Carossino –  costruiscono il 57-68 con poco meno di 4’ da giocare. Ancora Bell dalla linea di carità (60-68), Raourahi risponde con il 60-70, poi ancora il Lahn Dill a dire la sua (62-70). Il botta e risposta non si ferma sul campo ma ormai i giochi sono fatti: battuto il Lahn-Dill, la UnipolSai resta sul podio d’Europa (64-72).