È ufficiale: Marco Dolfin è tra gli atleti convocati per i Campionati europei di nuoto paralimpico World Para Swimming in programma a Dublino dal 13 al 19 agosto. Dopo gli Europei di Funchal e i Giochi paralimpici di Rio De Janeiro nel 2016, l’atleta piemontese in forza alla BLM Briantea84 e al gruppo sportivo delle Fiamme Oro è nuovamente nella lista degli azzurri stilata dal Coordinatore tecnico Finp (Federazione italiana nuoto paralimpico) Riccardo Vernole.

“Una notizia che mi rende orgoglioso - ha commentato il Presidente di Briantea84 Alfredo Marson -. Faccio a Marco Dolfin e al tecnico Alessandro Pezzani i miei più sinceri complimenti per questa convocazione. Forse potrò sembrare ripetitivo ma l'impegno e il sacrificio sono sempre la chiave di tutto. Marco è una persona e un atleta straordinario, uomo di grande professionalità e di un'umiltà rara: si merita questo risultato, sono certo darà il massimo come sempre. Ha dimostrato che con la tenacia e la voglia di crederci i risultati si raggiungono, anche quando le circostanze non sembrano sempre essere a proprio favore. Marco è uno stimolo per i nostri atleti, benzina per il motore di tutti gli altri”.

“È stata una convocazione cercata, sudata, perché arrivata al termine di un anno non proprio fortunatissimo - ha commentato Marco Dolfin -. Insieme ad Alessandro (Pezzani, ndr.) abbiamo dovuto rivedere più volte la programmazione, uno stop fisico nel mezzo della preparazione ci ha costretti a ripartire da zero in corso d’opera. Ci siamo anche dovuti accontentare di qualche risultato non proprio splendido ma oggi siamo molto contenti di questa convocazione. Ho ancora un mese per lavorare a fondo e arrivare a Dublino nelle migliori condizioni possibili”.

“Si dice che i risultati raggiunti con fatica siano i più belli - ha commentato il tecnico Alessandro Pezzani -, questa convocazione ne è la conferma più vera! Rido con lui di quanto per molti versi sia stato più facile per mia moglie partorire! Scherzi a parte, siamo molto contenti per tutto il lavoro fatto perché nonostante gli ostacoli e le difficoltà che ci siamo trovati a gestire siamo riusciti a centrare questo importante obiettivo. Lo stop di gennaio (dovuto alla trombosi al braccio, ndr), ci ha obbligati a concentrare il lavoro negli ultimi 5 mesi: è stata una sfida, non abbiamo dato nulla per scontato fino alla fine. Marco non si è mai tirato indietro, continuando a lavorare anche quando le condizioni non erano ottimali: questa convocazione se la merita tutta. Da qui a Dublino abbiamo ancora tanto da fare, ci aspetta un mese e mezzo di grande intensità e lavoro. La convocazione è il primo passo, il grosso è ancora tutto da fare”.