La brutta copia della Unipol che due settimane fa aveva domato i capitolini della Elecom è riuscita per il rotto della cuffia a strappare un sudatissimo foglio rosa al termine della gara contro Padova. Avversaria non irresistibile, la formazione veneta ha visto sfumare il colpaccio sul tiro libero messo a segno dai Smurr a 2 secondi dalla sirena finale e valso il 57-56 in favore dei brianzoli. In una gara che poteva essere archiviata senza patemi, gli uomini di Abes hanno voluto a tutti i costi sentire scorrere nelle vene l’adrenalina, spegnendo la luce per due interi quarti e arrivando rocambolescamente a un passo dalla sconfitta. “Questa sera non abbiamo giocato bene – ha confermato il tecnico francese -, dopo la vittoria contro Roma avevo avvertito i ragazzi che non avrebbero dovuto abbassare la tensione. Invece probabilmente sono entrati in campo con la convinzione che fosse tutto facile. La squadra non ha girato come doveva, dal secondo quarto tutto è precipitato. Per fortuna alla fine siamo riusciti a portare a casa questi due punti fondamentali. Ora, però, occorre rimetterci a testa bassa a lavorare”. Nulla nel primo quarto faceva presagire che la piega della serata sarebbe stata così storta: pur con un ritmo più lento rispetto a quello dell’ultima affermazione interna, il quintetto lombardo ha iniziato a contenere bene la coppia Bargo-Bernardis, chiudendo la frazione di gioco in solido vantaggio per 18-10, con Joey Gugliotta in particolare evidenza (6 dei 14 punti totali). Dal secondo periodo in avanti è calata la nebbia sul campo di Seveso: con Pedretti carico di falli già a metà quarto e Smurr litigioso col canestro, la Unipol si è persa. Padova, con un parziale di 2-6 (20-16) ha ripreso in mano la partita ed è arrivata all’intervallo lungo riduce a 4 di lunghezze di distacco (28-24). Alla ripresa i patavini ci hanno creduto: con lo spagnolo Agustin e la tripla di Bernardis hanno prima agganciato e poi superato i padroni di casa (30-33), incapaci di reagire. Dopo aver chiuso il quarto con un parziale a favore di 8-18, Padova è arrivata fino a un vantaggio massimo di +8 a inizio degli ultimi 10 minuti di gioco, momento in cui la Unipol ha avuto lo scatto d’orgoglio decisivo. Con Smurr a segno con tre doppie a ripetizione, i lombardi si sono rimessi in carreggiata impattando nuovamente il risultato (44-44), poi è stato un inseguimento logorante per tutti gli ultimi 5’ di gioco. Il tabellone allo scadere segnava ancora parità: Bargo ha fatto valere tutta la sua esperienza nazionale tenendo i suoi in partita fino all’ultimo (8 punti nei 3’ finali), ma Smurr ha fatto il miracolo prendendosi un fallo e realizzando dalla lunetta il punto del sorpasso quanto il cronometro segnava -2’’. Vittoria alla Unipol, anche se solo per un battito di ciglia. “Questi due punti per noi erano vitali perché Padova è una nostra avversaria diretta – ha commentato il capitano della Unipol Jacopo Geninazzi (4 punti e 5 rimbalzi) -. Probabilmente non abbiamo avuto l’approccio giusto alla gara, ma abbiamo dimostrato di sapere tornare in partita anche quando sembrava ormai tutto perso”. Lindblom 13, Geninazzi 4, Damiani 0, Molteni n.e., Crespi n.e., Santorelli 0, Sala 0, Forte n.e., Scopelliti n.e., Pedretti 4, Gugliotta 14, Smurr 22.